Field: fondazione commissariata, reazioni
"Il gravissimo scandalo che sembrerebbe aver investito la Field e che ha avuto come prima conseguenza la revoca del Presidente, è un fatto di una gravità eccezionale, che comunque deve far riflettere sull'utilizzo delle società in house della regione troppo spesso diventati recettori diretti di milioni di euro pubblici". Lo afferma, in una nota, il presidente regionale di legautonomie, Mario Maiolo, dopo la notizia relativa al commissariamento della fondazione nei cui bilanci sarebbe stato riscontrato un ammanco di 500.000 euro. Maiolo aggiunge: "Occorre chiedersi se le somme dell'ammanco siano quelle utilizzate per il pluristrombazzato progetto di assistenza hai comuni calabresi per favorire le forme associative.
Di tale progetto - continua Maiolo - è bene che si sappia che i risultati sono modestissimi se e' vero che ancora oggi decine di comuni si rivolgono alle associazioni autonomistiche calabresi (Legautonomie Calabria e Anci) per richiedere supporto tecnico e giuridico nella costruzione delle forme associative in scadenza a fine anno. Nel mentre le associazioni autonomistiche forniscono gratuitamente tale supporto esse si sono viste decurtare, in maniera significativa, il contributo regionale che ne mette a rischi la stessa sopravvivenza, il tutto proprio a favole della Field. Risulta pertanto ingiustificato - commenta - il ruolo che si e' voluto dare alla Field nei confronti degli enti locali calabresi, producendo, ed oggi si può affermare a maggior ragione, solo un inutile sciupio di denaro pubblico e contestualmente vanificando una precisa norma statutaria della regione nei confronti delle associazioni autonomistiche calabresi". Sulla vicenda interviene la deputata Angela Napoli. "Non più tardi di ieri - afferma - ho evidenziato preoccupazione circa un possibile trasferimento del c.d. fallito "modello Reggio" al c.d. "modello Regione Calabria". Quanto emerge, da ultimo, relativamente allo scandalo che ha investito la Field, società in house della Regione, attraverso il Presidente Mimmo Barile, oggi velocemente rimosso, non può che avallare la mia manifestata preoccupazione. L'alibi del "mancato controllo" con il quale ci si e' avvalsi per giustificare "il caso Fallara" ed il fallimento del c.d. "modello Reggio", oggi, certamente verrà ripreso per giustificare lo scandalo Field.
Ma questo alibi, a mio avviso, - dice - non può coprire le responsabilità di coloro che, abbattendo il valore della meritocrazia, sono abituati ad affidare incarichi o consulenze solo usando come criterio quello dell'amicizia politica o personale". Nella tarda serata di ieri era intervenuto anche il presidente della fondazione, Domenico Barile, dichiarando di non ritenere opportuno commentare "i comunicati stampa riguardanti il commissariamento della Fondazione Field. Il dr. Barile, invero, - si leggeva in una nota - fornirà i necessari chiarimenti solo ed unicamente alla preposta Autorità Giudiziaria, alla quale si rivolgerà, senza indugio, per chiedere di essere ascoltato". Barile aveva reso noto di avere conferito mandato difensivo ai propri legali fiduciari, gli avvocati Giancarlo Pittelli, del Foro di Catanzaro e Roberto Le Pera, del Foro di Cosenza, "al fine di tutelare i propri diritti nelle competenti sedi".
AGGIORNAMENTO: Indaga la Procura di Catanzaro | La procura della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro ha aperto un'inchiesta relatoiva all'ammanco di 500.000 euro nel bilancio della fondazione Field, società in house della Regione Calabria. Ieri la Giunta aveva reso noto di aver proceduto al commissariamento dell'ente. Al centro del fascicolo d'indagine avviato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in merito al denunciato ammanco non ci sono indagati, ma il primo passo sarà verificare chi aveva accesso al conto corrente della Fondazione. Si muoveranno in questo senso, nell'immediato, gli inquirenti che ieri hanno ricevuto un dettagliato esposto presentato dal revisore dei conti dell'Ente, e che già da stamane sono a lavoro per effettuare le necessarie verifiche sul grave fatto denunciato, che ha portato tra l'altro la Giunta regionale della Calabria a sospendere il presidente della Fondazione, Domenico Barile, nominando un commissario. I magistrati dovranno ricostruire con le investigazioni quanto denunciato, e la legittimità di tutte le operazioni eseguite anche relativamente a quanto previsto nello statuto della Fondazione. A partire proprio dall'identificare i soggetti che avevano accesso al conto dell'Ente e che hanno prelevato i soldi che avrebbero causato l'ammanco. Una cosa che comporterà con ogni probabilità l'acquisizione di materiale documentale e che potrebbe richiedere anche precisi accertamenti patrimoniali. L'inchiesta penale comunque e' agli "albori", e non e' escluso che possa arricchirsi anche delle dichiarazioni dello stesso Barile, che proprio ieri, dopo la diffusione della notizia della sua sospensione dalla presidenza della Field, ha reso noto con una propria nota di volersi rivolgere all'autorità' giudiziaria per chiedere di essere ascoltato.