Reati contro la pubblica amministrazione, operazione della Gdf

Catanzaro Cronaca

Alle 10 di oggi, martedì 15 ottobre, presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, il procuratore Antonio Vincenzo Lombardo terrà una conferenza stampa per illustrare gli esiti di una importante operazione nell’ambito dei reati contro la pubblica amministrazione.

Nel corso della conferenza, alla quale parteciperà anche il comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, il generale Antonio De Nisi, saranno illustrate le investigazioni che hanno portato all’arresto di un ex dirigente di un’azienda in house della Regione Calabria.

13:10 | Alle prime ore del mattino di ieri, 14 ottobre, i finanzieri del comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito a Cosenza un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di Domenico Barile, ex presidente della Field. Il provvedimento restrittivo è stato adottato dal gip presso il locale tribunale, su richiesta del pubblico ministero inquirente, all’esito di una inchiesta affidata alle fiamme gialle e partita a cavallo tra il 2012 e il 2013.

I FATTI | hanno spiegato i finanzieri nella conferenza di oggi - riguardano la presunta sottrazione di una somma di circa 500 mila euro dell’organismo in house della Regione Calabria. Si tratta di denaro pubblico interamente versato nelle casse della Field dalla stessa Regione, di cui, secondo l’ipotesi accusatoria sinora riscontrata grazie alle indagini svolte, Domenico Barile si sarebbe illecitamente appropriato, “destinando la somma – affermano gli investigatori - per coprire, tra l’altro, spese di esclusiva natura personale”.

LE INDAGINI | avrebbero svelato, infatti, che il conto corrente della Field, di cui Barile avrebbe avuto piena ed esclusiva disponibilità, sarebbe servito per il pagamento di fornitori degli alberghi di proprietà dello stesso a Cosenza o, in altri casi, per il pagamento di quote di mutui personali. “L’ex presidente della fondazione, d’altra parte, dopo aver ammesso di “avere preso a prestito” il mezzo milione di euro - proseguono gli inquirenti - a causa delle difficoltà economiche in cui versava, ha poi tentato di proporre al commissario straordinario nel frattempo succedutogli alla guida della fondazione, un piano di restituzione dell’illecito ‘prestito’ attraverso una fideiussione che, dopo gli opportuni accertamenti dei militari del nucleo di polizia tributaria, è risultata falsa”.

Le indagini, intanto, continuano sotto la direzione della Procura della repubblica del capoluogo che punta a fare piena luce sulle altre somme impiegate dalla Field per pagare progetti, compensi ai suoi stessi amministratori ed un gran numero di viaggi, anche in Cina. Il sospetto degli investigatori è che molte di queste spese siano state sostenute “quanto meno arbitrariamente” e con l’avallo di Barile.