Sanità Catanzaro, Iaconantonio: convocare l’assemblea cittadina
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Domenico Iaconantonio, capogruppo Italia dei Valori di Catanzaro in merito al futuro della sanità cittadina:
““Il consiglio comunale continua ad essere tenuto all’oscuro sul futuro della sanità cittadina. Da troppo tempo si attende che la questione sanità venga discussa in consiglio comunale come, più volte richiesto dai gruppi del centrosinistra. Le notizie vengono appurate ormai solo attraverso l’informazione a mezzo stampa e dal web, compresi i nostri interventi, con comunicati, notizie trapelate, resoconti di incontri e vertici. I rappresentanti della regione e dell’ università, da diverso tempo sono impegnati in un estenuante braccio di ferro nella definizione di un protocollo d’intesa. Le ultime notizie riportate a mezzo stampa, apparentemente rassicuranti, citano alcune dichiarazioni del Presidente Scopelliti: “Resta da fare un approfondimento di carattere economico sui costi che sono quelli dei trasferimenti relativi al personale, ai posti letto. Supportati dall’advisor e da Agenas dobbiamo capire bene quest’aspetto in modo da non mettere in difficoltà l’università”. Le autorevoli presenze all’incontro tenuto ieri in Prefettura danno il senso dell’ importanza e soprattutto sulle ricadute che rivestirà il protocollo d’intesa tra il Sistema Sanitario Regionale e l’Università. Costi economici, trasferimenti del personale, dotazione posti letto sembrano essere i nodi da sciogliere per la sigla intesa. E qui è il caso di richiamare il ormai famigerato DPGR 136/2011 che interessa pesantemente la dotazione dei posti letto per patologie acute, oltre cento posti, sottratti all’Azienda Ospedaliera di Catanzaro “Pugliese – Ciaccio” per destinarli alle patologie croniche di altre aziende. E’ solo di qualche giorno fa la presa di posizione del Collegio di Direzione dell’ A.O. “Pugliese – Ciaccio” che ha espresso - “ Indignazione per l’assoluta indifferenza politico- mediatica”- nei confronti della stessa azienda e di come - “ l’impegno profuso dai professionisti si è scontrato prima con l’irrazionalità del DPGR n. 136 del 28-12-2011, che penalizza servizi essenziali per la tutela della salute, e poi con un cinico percorso di rivisitazione dell’offerta assistenziale cittadina, messo in atto dalla politica, fino all’assurdità di abolire posti letto per acuti e destinarli soprattutto alle malattie croniche.
La decurtazione dei posti letto rischia di trasformare i reparti dell’Ospedale Pugliese in gironi infernali con scarse risorse, con pochi letti, personale sottodimensionato, ricoveri in barella, pazienti degenti in un reparto e appoggiati in un altro. Il tutto con un’assistenza estremamente difficoltosa nonostante la buona volontà di medici e infermieri sempre più mortificati”. Non sappiamo se questa presa di posizione sia stata posta all’attenzione dell’ incontro di ieri in Prefettura, stante la non presenza al tavolo di rappresentanti dell’Azienda Ospedaliera di Catanzaro accanto ai Direttori generali dell’ Azienda Mater Domini e della Fondazione Campanella, del Presidente della regione dei Vertici Regionali, del Sindaco e del Vicepresidente della provincia di Catanzaro. Così come vorremmo sapere la posizione dell’Azienda Sanitaria Provinciale i cui Ospedali hanno nel “Pugliese – Ciaccio” collaborazione e riferimento h24 per la multidisciplinarietà delle attività specialistiche finora presenti. Convochi il sindaco di Catanzaro il Consiglio comunale per informare l’Assemblea cittadina di come stiano le cose, del ruolo della sanità catanzarese in ambito regionale e dei rapporti con la facoltà di medicina, i cui posti letto debbono essere considerati dotazione complessiva regionale e non essere sottratti all’area catanzarese.
Abbiamo il diritto – dovere di intervenire per tutelare quel patrimonio scientifico e professionale, costruito in tanti anni di attività sanitarie, frutto di attività mediche e chirurgiche di base e specialistiche, di eccellenze e centri regionali di riferimento. Non vogliamo la spoliazione del “ Pugliese – Ciaccio” e contrasteremo con determinazione il disegno di perversi “scippi sanitari”. Piuttosto che chiudere consolidate e positive esperienze, privando i cittadini di servizi sanitari validi e riconosciuti, si pensi a far partire accanto agli HUB ospedalieri anche i Poli regionali specialistici, per quelle patologie peculiari del territorio calabrese, salvaguardando le professionalità e le esperienze territoriali, evitando di creare doppioni, quelli si, che sanno tanto di campanile e di clientele che fanno lievitare ancora di più la spesa sanitaria”.”