Contratti derivati sottoscritti da enti calabresi: indagini
Prende sempre più corpo la nuova inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sui contratti derivati sottoscritti da enti locali calabresi con diversi Istituti di credito. Il sostituto procuratore della Repubblica, Domenico Guarascio, ha infatti disposto specifici accertamenti in alcune banche londinesi e svizzere, che saranno svolti dai militari della Guardia di finanza, per verificare l'esistenza di eventuali illeciti che abbiano potuto causare danni agli enti coinvolti e relative possibili responsabilità da parte di pubblici amministratori.
Il nuovo filone di indagine, che segue una precedente inchiesta relativa alla sottoscrizione di contratti derivati (Swap) da parte della Regione Calabria con la Banca Nomura, negli anni dal 2004 al 2006, si è aperto dopo una ulteriore informativa trasmessa dal Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Milano alla Procura del capoluogo calabrese, e relativa ai derivati sottoscritti negli anni successivi. Quanto all'inchiesta che ha coinvolto la Banca Nomura, è dell'inizio di marzo l'avviso di conclusione delle indagini emesso a carico di otto persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, truffa aggravata in danno della Regione Calabria, corruzione aggravata.
Si tratta, più in dettaglio, dell'ex consulente della Regione Calabria, Massimiliano Napolitano, rappresentante della "Consulenti srl"; dell'ex dirigente del Dipartimento 3 Bilancio Finanze Programmazione e Sviluppo Economico dell'Ente, Mauro Pantaleo; della moglie di quest'ultimo, Chiara Cavallo, socia della "Consulenti srl", e di quattro funzionari dell'Istituto di credito giapponese, Arturo De Visdomini, Andrea Giordani, Alessandro Attolico, Armando Vallini, nonché della "Nomura Global Financial Products Inc." in persona del legale rappresentante pro tempore. Per tutti si attendono adesso le nuove determinazioni dell'Ufficio di procura, che potra' procedere con richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione. (AGI)