Crotone, Tribunale del malato sull’accorpamento di Pediatria e Neonatologia-TIN
Cittadinanzattiva-TDM, in merito al già attuato accorpamento dei reparti di Pediatria e Neonatologia-TIN (Terapia Intensiva Neonatale), attuata dalla Direzione Aziendale, ribadisce quanto già sostenuto riguardo le problematiche connesse ai suddetti reparti.
Nei mesi passati il Tdm ha sostenuto che l’unità operativa di Neonatologia-TIN doveva rimanere Unità Complessa, onde evitare la soppressione di tutte le attività inerenti la terapia intensiva, con il rischio concreto del trasferimento dei neonati patologici, delle gravidanze e dei parti a rischio in altre Asp. Vogliamo ricordare che la nostra Neonatologia-TIN , istituita nel lontano 1976, è sempre stata riconosciuta Reparto di Eccellenza, tanto è che ha portato il tasso di mortalità neonatale a livelli ben al di sotto degli standard regionali, allineandolo a quelli nazionali.
E’ da sottolineare inoltre che, presso la Neonatologia-TIN di Crotone, nel corso degli anni sono stati trasferiti diversi parti prematuri, gravidanze a rischio e neonati provenienti da vari presidi ospedalieri della Regione.
Tutti i neonati, bisognevoli di cure intensive, sono stati curati presso la nostra struttura.
Va altresì sottolineato che il numero di parti annuali nell’unità operativa di Ostetricia è di oltre 1500.
Se per motivi strettamente contingenti, quali carenze di personale e difficoltà di assunzione, la Direzione Aziendale deve ricorrere all’accorpamento dell’unità operativa di Pediatria e Neonatologia-TIN, ciò non può determinare l’eliminazione della struttura complessa della Neonatologia e, quindi, la chiusura della TIN. In ogni caso riteniamo che l’accorpamento debba avvenire con gradualità e in tempi che consentano alle due professionalità di scambiarsi reciprocamente competenze ed esperienze. Diversa è , infatti, l’ utenza di Neonatologia e di Pediatria; da una parte neonati e dall’altra bambini ed in particolare adolescenti portatori di nuove patologie e problematiche emergenti: gravidanze, depressione, disturbi dell’alimentazione, tossicodipendenze, disturbi relazionali. Se Neonatologia e Pediatria sono due branche della Medicina definite “equipollenti”, la TIN riguarda patologie del neonato molto specifiche che richiedono esperienze e competenze ben definite sia dalla Comunità Scientifica che dalla legislazione. L’accorpamento in atto fa ricadere responsabilità sul Personale Sanitario che inevitabilmente si ripercuotono sull’utenza e di riflesso etichettati “casi di malasanità”. Il TDM sottolinea che, se la medicina tende ad organizzarsi in forma interdisciplinare, ciò non significa rinunciare alla specificità delle specialistiche, ma favorire il lavoro di equipe mediante incontri periodici formativi ed informativi che valorizzano la centralità del cittadino-paziente e la professionalità dell’ Operatore Sanitario.
Il TDM denuncia il metodo di procedure affrettate e i conseguenti rischi per la tutela della salute del cittadino che troppo spesso non viene messo al centro dell’ azione amministrativa.