Il Tdm sui lavori dell’ospedale di Crotone

Crotone Salute

“Sapevate che per allevare un maiale c’è una normativa europea che impone all’allevatore di far crescere il suino in almeno 6 metri quadrati? E’ proprio così; chi vi informa di quanto detto è il Tribunale per i Diritti del Malato.

Non crediate che improvvisamente la nostra associazione abbia indirizzato il proprio interesse nel settore della zootecnia. Assolutamente no. Nella giungla delle innumerevoli norme europee e nazionali esistenti , ci sono anche quelle che riguardano i pazienti ospedalieri, e che prevedono, nell’ambito dell’umanizzazione delle cure, la progettazione di spazi orientati al benessere fisico e psicologico del malato, affinché la cura e la guarigione possano passare anche attraverso un concetto di confort globale”. E’ quanto si legge in una nota del Tribunale per I Diritti del Malato, Pietro Spampinato.

“Il Tribunale per i Diritti del Malato – continua la nota - nel costante monitoraggio dei Reparti, ha rilevato che i lavori che si stanno effettuando nel Presidio Ospedaliero per accogliere l’ U.O. di Medicina, sono già inadeguati ancor prima di essere conclusi.

Con grande stupore e disappunto si è notata la totale assenza dei bagni nelle camere e il sovraffollamento dei posti letto in alcune di esse, ragion per cui non viene tutelata la riservatezza e la dignità del degente.

Il T.D.M. ha ancora osservato la mancata sostituzione dei pavimenti di vecchio linoleum in più parti danneggiato e di alcune porte vetuste ridipinte alla meglio e già destinate, giustamente, ad essere sostituite.

Con questo modo di operare , i cantieri aperti nei reparti non avranno mai fine e i costi che vengono affrontati per realizzare tali lavori , rappresentano soltanto uno “speco”.

Il T.D.M. ribadisce, ancora una volta, che quando si parla di organizzazione e riorganizzazione interna delle U.O., è auspicabile avviare un confronto con Medici, Operatori sanitari e Rappresentanti delle associazioni di tutela dei malati, affinché le scelte siano più idonee, funzionali e condivise”.