Sanità, Cisl Medici: Tavolo Massicci strozza la Calabria
“La Calabria oggi ha tutte le condizioni per uscire dal piano di rientro sanitario e dal commissariamento: ha aggiustato i conti, sta pagando i debiti . Continuare ad essere strozzati dal tavolo Massicci significa chiudere le porte a quelle esigenze di razionalizzazione dei servizi per le quali ci vogliono medici, personale infermieristico e anche amministrativo nella giusta misura. - È quanto dichiara il segretario regionale della Cisl Medici, Mario Marino in una nota stampa - Pensare di sottostare sino al 2016 al commissariamento, centellinando le cose serie da fare, dovendo subire divieti di assunzione di personale e addirittura niet continui e illegittimi sulle stabilizzazioni sarebbe una follia e, lo dico apertamente, un suicidio per tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione Tenere gli ospedali e gli uffici sanitari in stato di precarietà e alla mercé degli umori di burocrati che vivono a Roma, si curano a Roma, e non capiscono i disagi dei calabresi - continua Marino - consegnerebbe la guida della Regione a quelle forze che fanno del populismo la loro arma vincente.
È un invito che non va solo a Scopelliti - prosegue Marino - ma anche all'opposizione, ai vari Principe, Loiero e altri. Ho apprezzato subito dopo le elezioni la dichiarazione del sen Gentile - dice Marino- che chiedeva di uscire dalla morsa del commissariamento. Quelle dichiarazioni devono avere un seguito perché non possiamo più pensare che le esigenze dei calabresi debbano essere decise da (ci mancherebbe, rispettabilissime e competenti ) persone che non vivono e non soffrono la realtà quotidiana. Il deficit annuale è stato ridotto ai minimi termini - conclude Marino - e non capiamo a chi giovi vivere in uno status quo che indebolisce l'offerta sanitaria: ci vuole un atto di coraggio”.