Lega: Belsito, indagato anche a Reggio Calabria
È finita con le manette la storia di Francesco Belsito, l'ex autista e portaborse dell'ex ministro della Giustizia Alfredo Biondi che dal 2002 è passato alla Lega Nord, scalandone rapidamente la gerarchia e diventandone tesoriere. Risale all'aprile dell'anno scorso la caduta: Belsito è indagato per truffa ai danni dello Stato, finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. Oggi l'arresto. - Nato a Genova nel 1971, dichiara di essersi laureato in scienze politiche a Londra e in scienze della comunicazione all'Università di Malta, ma sulla veridicità dei titoli ci sono molto dubbi. La sua carriera inizia a Forza Italia con Alfredo Biondi.
Nel 2002 si iscrive alla Lega e dal 2002 al 2005 è consigliere del Sottosegretario gli Interni Maurizio Balocchi - nel 2005 diventa Capo Segreteria del Presidente del Consiglio Regionale della Liguria Francesco Bruzzone - dal 2007 al 2010 è vice segretario e tesoriere regionale della Lega Nord in Liguria - nel 2009 è vice segretario nazionale della Lega - nel 2010, alla morte di Maurizio Balocchi, diventa tesoriere della Lega e Sottosegretario con delega alla semplificazione normativa del quarto Governo Berlusconi - nel 2010 è nominato vicepresidente di Fincantieri - aprile 2012 scoppia lo scandalo, Belsito è indagato dalle Procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria con le ipotesi di reato di appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dello Stato per i finanziamenti pubblici alla Lega.
Al Tesoriere vengono contestati i 7 milioni di rimborsi elettorali investiti in Tanzania, Cipro e Norvegia oltre che 450 mila di assegni trasferiti su diversi conti. Nei giorni successivi Belsito ha anche dovuto restituire alla Lega undici diamanti per un valore di 400 mila euro, lingotti d'oro per 200 mila euro e un Audi A6. - il 4 aprile, poche ore dopo la notizia dell'avviso di garanzia, Francesco Belsito rassegna le dimissioni. Il giorno dopo è costretto a gettare la spugna anche il segretario del partito Umberto Bossi. (AGI)