Cisal, Vibo non può perdere il sistema bibliotecario
"Vibo Valentia è una città fortunata e forse sono in pochi a prenderne volutamente atto. A prescindere dal grave stato socio economico che il suo territorio vive in un’ epoca in cui nessuna realtà locale brilla per adeguato tasso di occupazione e ferma tutela del posto di lavoro, oltre che per degrado ambientale, non si può non comprendere che la presenza del Sistema Bibliotecario Vibonese rappresenta uno dei più seri punti dei riferimento per lo sviluppo dell’iniziativa socio occupazionale ed economica". E' quanto si legge in una nota della Cisal.
"Sentir parlare - continua la nota - o peggio ancora leggere, che il Polo Santa Chiara del Sistema Bibliotecario di Vibo Valentia è a rischio chiusura diventa avvilente, assurdo, strano e deprimente. Vogliamo immaginare soltanto per un istante Vibo Valentia senza il Polo Santa Chiara ? Vogliamo provare ad immaginare una città ed un territorio privi di una struttura di siffatta portata?
Cosa ne sarebbe del nostro avvenire ? Cosa ne sarebbe del futuro di un cittadino privo di un punto dove consultare testi, ascoltare saggi di cultura, offrire la propria attenzione ad esperti delle materie più disparate?
Come non evidenziare l’importanza dei continui contatti con la Regione Calabria e alcune tra le figure più prestigiose che hanno portato a Vibo Valentia la propria esperienza ma soprattutto il proprio pensiero soprattutto culturale.
Solo il dubbio della chiusura del Polo Santa Chiara non può che provocare improvvisi e non graditi brividi di freddo alla schiena o fare accapponare la pelle.
Il Centro che ha messo in piedi Gilberto Floriani, avvalendosi delle scelte informatiche più moderne e tecnologicamente più avanzate, è una cosa seria.
Dobbiamo a lui se oggi i nostri giovani possono avvalersi di un valido strumento di informazione, formazione ed aggiornamento. Dobbiamo a Gilberto Floriani e alla sua intelligenza se la provincia vibonese oggi è competitiva sul piano dell’attività culturale.
Senza dimenticare che Gilberto Floriani dirige una struttura che è al piano servizio della popolazione.
Il Polo Santa Chiara non organizza ed ospita soltanto le idee di Gilberto Floriani perché è anche vero che lo stesso ha sempre messo il Centro a disposizione di ogni cittadino che ha sempre colto questa importante opportunità portando al Polo Santa Chiara ogni sua iniziativa.
Se i muri del Polo Santa Chiara dovessero parlare ne verrebbe fuori il racconto più prodigioso della Vibo Valentia che vuole crescere e che può farlo soltanto se si affida alla cultura che è stata espressa e commentata nella struttura di via dei Normanni.
Noi siamo certi che se oggi dovessimo indire un referendum tra la popolazione per capire cosa pensano i vibonesi, e non solo, di questa attività la risposta non potrebbe che essere positiva.
Vibo Valentia è oggi una realtà socio culturale avanzata soprattutto per l’impegno e la competenza messe quotidianamente in vetrina dal Polo santa Chiara che è orgoglio della provincia e di tutti i suoi abitanti.
La Cisal non più di qualche settimana addietro, in una comunicazione inviata al Commissario Straordinario della Provincia, Prefetto, dott. Mario Ciclosi, spiegava il suo pensiero sulla necessità di alimentare il ruolo culturale in un territorio che forte della sua alta vocazione non può che tornare utile a qualunque progetto di crescita.
Le rassicurazioni, degli ultimi giorni, del Prefetto Mario Ciclosi a Gilberto Floriani tranquillizzano operatori culturali e non.
La Cisal invita il Commissario Straordinario della Provincia a valutare attentamente la inderogabile funzione del Sistema Bibliotecario sul territorio nella piena consapevolezza che la cultura deve mantenere una sua posizione centrale nell’azione del governo intermedio.
Ne si può disconoscere che al territorio vibonese serve una formazione di alto livello che agevoli il ricambio delle classi dirigenti, unitamente ad un’istruzione di qualità.
Noi siamo la Provincia della cultura, del turismo e dell’ambiente e ci ribelliamo con forza all’idea che si ha di noi di un territorio che rischia di diventare solo una questione di cronaca giudiziaria e ambientale.
Vibo Valentia è una provincia ricca di opere d’arte, di saperi e di tradizioni popolari. Possediamo un patrimonio culturale di inestimabile valore. Solo con livelli di prestazione intellettuale più alte si può affrontare e combattere, ad esempio, la corruzione ed in questo il Sistema Bibliotecario gioca un ruolo non certo di secondo grado.
L’appello della Cisal - si legge ancora - è che il Commissario Straordinario Mario Ciclosi adotti provvedimenti per il più idoneo sviluppo ponendo la cultura ai primi posti della sua agenda.
Il tutto per investire in scelte politiche forti e per produrre atti concreti soprattutto con il recupero del patrimonio culturale sotto-utilizzato come volano per lo sviluppo economico.
La proposta della Cisal è che ci sia una comunità in permanente confronto sulle pratiche del lavoro e dello sviluppo culturale in un nuovo sistema sinergico stato-regione-enti locali-imprese private e scuole, per individuare e pianificare nel medio periodo interventi congiunti per mettere a profitto il nostro patrimonio culturale".