Cisl Medici Calabria, Marino: “modificare almeno requisiti legge 296, si rischia il baratro”
"Se il Consiglio regionale della Calabria non modificherà almeno i requisiti della legge 1 del 2009 inserendo a pieno titolo la 296/06 si andrà incontro a un'ennesima declaratoria costituzionale: il baratro per i precari calabresi". Lo dichiara il segretario regionale della Cisl Medici Calabria, Mario Marino. "La Regione non può legiferare assunzioni per la tagliola del piano di rientro - dice Marino - ma deve almeno dotarsi di una normativa che resista ad ulteriori dichiarazioni di incostituzionalità".
"Inserire i requisiti della 296 per il personale già impegnato - prosegue Marino - consentirà anche di fare chiarezza e pulizia in questo calderone: c'è un dirigente di primissimo piano nel servizio legislativo del Consiglio, il dott. Sergio Lazzarino, che sicuramente potrà essere d'aiuto".
Per Marino "una modifica del genere non costerebbe nulla e già metterebbe un punto di legalità sul precariato: non fare questo, a meno di due mesi dalla pronuncia della Consulta sul caso Sardegna, sarebbe un gravissimo pericolo".