Presentata al Rimuseum “L’ambiente ha un senso”

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E’ certamente difficile decretare il successo di una manifestazione prima che si svolga. Eppure “L’ambiente ha un senso”, la rassegna di ecocultura organizzata dal Rimuseum – in programma dal 4 all’8 giugno – nella struttura dell’Università della Calabria ubicata su via Cavour a Rende, presenta già le premesse giuste affinché questa affermazione sia veritiera. A partire dal riscontro del pubblico che, forte di oltre 2000 prenotazioni, prefigura un’affluenza da “tutto esaurito”, fino ad arrivare alle decine di attività e spettacoli previsti nel cartellone, c’è da scommettere che questa manifestazione rimarrà a lungo nella memoria di quanti credono che l’educazione ad un corretto rapporto con l’ambiente passi necessariamente attraverso momenti pubblici di questo genere.

“L’ambiente ha un senso”, che è stata presentata questa mattina nella sala conferenze del Rimuseum, offre un ricco cartellone di appuntamenti che spaziano dai laboratori creativi alle lectio magistralis, dalle performance artistiche e musicali alle mostre tematiche. Un lungo elenco di eventi che hanno un filo conduttore comune: integrare arte, cultura e sviluppo sostenibile attraverso la promozione del sapere scientifico, artistico e culturale con l’intento di accrescere nella collettività la consapevolezza verso il territorio e il senso di responsabilità nei confronti del patrimonio naturale. “Una manifestazione dall’alto fine sociale – come ha sottolineato questa mattina, il rettore prof. Giovanni Latorre, poiché è capace – nello spirito che ha sempre contraddistinto la mission del Rimuseum – di favorire l’assunzione di comportamenti consapevoli, responsabili e partecipativi riguardo la gestione del territorio e delle sue risorse culturali e naturali. Tutto ciò – ha detto ancora Latorre – nell’ottica di una integrazione dell’Università con l’area urbana che sta producendo buoni frutti”. Un concetto ribadito dall’assessore all’urbanistica di Rende, prof. Franco Rossi – intervenuto in rappresentanza del sindaco, Avv. Vittorio Cavalcanti. “Lavorare assieme all’Unical – ha spiegato – quando ci sono in gioco valori alti come l’educazione ad un migliore rapporto con l’ambiente è assolutamente doveroso oltre che estremamente produttivo sul piano del risultato finale che s’intende raggiungere”. Sulla valenza della manifestazione, come esempio per innescare comportamenti capaci di generare meccanismi positivi di sviluppo economico e sociale ha, invece, parlato il Prof. Giuseppe Spadafora, presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Rimuseum. S’è invece soffermata sulla programmazione della “cinque giorni” la responsabile del Rimuseum, Dott.ssa Vittoria Carnevale, che ha posto l’accento sulla varietà e qualità del cartellone e sul ruolo primario rivestito dalle scuole del territorio per la buona riuscita della kermesse. La presentazione s’è chiusa con l’intervento di Iolanda Cerrone, direttrice della Scuola dell’Infanzia e Primaria, “L’Isola che non c’era” che ha collaborato col il Rimuseum nella realizzazione di una mostra tematica e di Carmela Contatore, docente del Liceo “Pitagora” impegnato col Rimuseum per la realizzazione del progetto Pon “il cannocchiale di Galileo”. L’ Ambiente ha un senso è stata organizzata dal Rimuseum in collaborazione l’Ufficio Scolastico Regionale, il Coordinamento Regionale Consulte studentesche Calabria, la Regione Calabria, il Comune di Rende, l’UniCal ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM) UOS di Rende.