Pacenza (Pdl) sulla riduzione della spesa sanitaria in Calabria
“Confortano e spingono a proseguire i dati diffusi dall'analisi effettuata dalla Ragioneria generale dello Stato che segnala la Calabria come la quarta regione italiana per riduzione della spesa sanitaria”.
Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza sull’articolo pubblicato dal Corriera della sera sulle misure di contenimento adottate nel settore sanità in Calabria. “Come ho più volte avuto modo di sottolineare – commenta l’onorevole Pacenza – i numeri sono dalla parte dell’azione commissariale che sta man mano adottando tutti i provvedimenti previsti dal Piano di rientro e al contempo rispettando le indicazione fornite dal tavolo Massicci. Così facendo nel periodo 2010-2012 le casse della Regione hanno subito una flessione dell'1,3% rispetto la spesa sanitaria. Un risultato certamente encomiabile se considerato che la variazione di spesa nel periodo 2002-2006 era aumentata invece del +4,2% e nel periodo 2006-2010 del +3,5%. È importante proseguire in questo solco per riportare il prima possibile a normalità il settore e quindi offrire ai cittadini un servizio sanitario degno di quelle regioni italiane verso cui si registrano i picchi d’emigrazione sanitaria. Vorrei sottolineare che questo è il secondo segnale positivo che arriva nel settore sanità nel giro di pochi giorno dopo che il consiglio dei ministri ha sbloccato 411 milioni di euro alla Calabria derivanti dall’anticipo sulle spettanze per il Servizio sanitario nazionale concesso dal governo in favore delle Regioni.
Questo a testimonianza che l’azione commissariale stava adempiendo in quella che nel 2009 sembrava un’impresa: ricoprire quella voragine che costituiva il disavanzo nel settore sanità. Un'opera di risanamento così drastica, connotata da una vera e propria ridisegnazione dell’intero sistema calabrese, ha comportato certamente qualche piccola incomprensione da parte di cittadini e sindacati, ma la stabilizzazione dei nuovi assetti sta man mano producendo i suoi effetti. Anni di sprechi e scelte scellerate non potevano certo sparire così, magari passando sulla lavagna dei bilanci della Regione un cancellino su quella voce che indicava 1,4 miliardi di euro di disavanzo. L’invito ai cittadini è per tanto quello di tenere duro perché questa parentesi commissariale possa concludersi al più presto e la Regione tornare a programmare serenamente la rete dei servizi sanitari in Calabria”.