Sappe: carceri sovraffollate e carenza di personale addetto ai penitenziari
Carceri sovraffollate e carenza di personale addetto ai penitenziari. In Calabria, sono 2815 i detenuti presenti nei 12 istituti, ma per capienza regolamentare ne dovrebbero contenere 664 in meno. L’organico complessivo, invece, è di soli 1.498 unità, una dotazione inadeguata ed insufficiente a garantire una corretta e regolare funzionalità dei servizi della Polizia penitenziaria in Calabria. A causa anche del mancato turnover, il personale è costretto a svolgere servizio anche fino ad otto ore al giorno.
Inoltre, all’apertura del nuovo istituto penitenziario di Arghillà a Reggio Calabria, di un padiglione all’interno della casa circondariale di Catanzaro e di una nuova sezione nel carcere di Paola, non è stata ancora prevista alcuna integrazione di personale.
A denunciare la grave situazione, Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria e il segretario regionale Damiano Bellucci, che per l’occasione, hanno visitato il carcere di Catanzaro dove i detenuti, che dovrebbero essere 354, sono circa 600 di cui 300 appartengono al circuito di alta sicurezza e tra i quali vi sono 14 terroristi. Con il nuovo padiglione, si potrebbe arrivare a circa mille detenuti. Il personale di polizia penitenziaria, invece, è di sole 250 unità. Ne servirebbero almeno cento in più.
Altro punto, la carenza di personale femminile nelle sezioni di Castrovillari e Reggio Calabria, nelle quali vi sono 62 donne detenuti, ma con organico maschile.