“Programma Stage”: estremamente atipica la vicenda lavorativa che ci riguarda
Riceviamo e pubblichiamo la nota di un nutrito gruppo di ragazzi riguardo la vicenda dei 375 "giovani programma stage", che intende far sentire la propria voce pur nel rispetto di quanto finora espresso attraverso mezzo stampa dai colleghi:
Non condivido il merito delle idee che esprimi, ma darei tutto me stesso affinchè tu abbia la possibilità di esprimerle. “È, più o meno, questo il pensiero di Voltaire, un pensiero illuminato da ideali di democraticità ed uguaglianza. In data 25 luglio, un gruppo di vincitori del bando regionale Programma Stage 2008, ha tenuto una conferenza stampa nella quale si è detto che 375 lavoratori sono stati scaricati dalla Regione Calabria. Siamo un gruppo di quei 375 e, ricordando Voltaire, ci permettiamo di dissentire da quanto espresso come pensiero che accomunerebbe tutti noi, pure sempre ribadendo il rispetto delle idee altrui.
La vicenda lavorativa che ci riguarda è estremamente atipica e nasce, nel 2008, come percorso di valorizzazione delle eccellenze, percorso, fino ad oggi, sostenuto essenzialmente dal Consiglio Regionale della Calabria che, tuttavia, ha ritenuto, nel mese di giugno, di abbandonare l’investimento ideale, giuridico ed economico sulle nostre professionalità. La questione annosa, quindi, è stata delegata all’Assessore al lavoro che ha manifestato una rosa di possibili soluzioni nella conferenza stampa del.... tenutasi a Palazzo Alemanni. Ebbene, ci sembra doveroso sottolineare che sull’Assessore insediatosi solo pochi mesi fa, è stata trasferita una questione complessa e spinosa senza alcuna condivisione di responsabilità da parte del consiglio Regionale.
Il nostro approccio alla vicenda lavorativa che ci riguarda è sempre stato propositivo e vuole continuare ad essere tale. Abbiamo presentato diverse proposte tecniche che ritenevamo utilizzabili e lo abbiamo fatto presso i competenti organismi consiliari: conferenza capigruppo e commissione bilancio, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta formale a seguito delle audizioni svolte. Di questo ci rammarichiamo profondamente.
Ci auguriamo che un confronto sereno e propositivo possa instaurarsi con l’Assessorato al lavoro in vista dei futuri bandi e ribadiamo la consapevolezza della difficoltà economica in cui oggi versano le istituzioni pubbliche senza, però, dimenticare che la nostra energia, il nostro entusiasmo e la nostra professionalità hanno arricchito le Amministrazioni Pubbliche calabresi assai bisognose di nuove intelligenze al loro servizio.
Rifiutiamo, quindi, ogni approccio puramente demolitorio, auspicando un dialogo costruttivo con le istituzioni coinvolte affinchè non vada disperso il patrimonio di conoscenze da noi acquisito in questi cinque anni. Per quello che abbiamo compreso a seguito delle dichiarazioni dell’Assessore in sede di conferenza stampa e precisando che ancora i bandi non sono stati pubblicati, deduciamo che non v’è alcuna preclusione a permanere per sei mesi negli Enti e che la dote occupazionale è fruibile anche dalle Pubbliche Amministrazioni. Ne deriva che la nostra fondamentale esigenza di prestare attività lavorativa presso gli Enti pubblici sarebbe salvaguardata.
È chiaro che sei mesi non sono la soluzione, ma sono una fase transitoria per pensare a migliori prospettive future per quanto, vero è che la fruizione del voucher è un passo indietro rispetto al contratto di lavoro.
Condividiamo pienamente il pensiero di S Jobs: “L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.”
Per noi la questione di cuore è la possibilità di valorizzare la nostra terra attraverso le nostre energie lavorative. Siamo convinti che l’Amministrazione regionale coglierà i risvolti innovativi e positivi della nostra permanenza nelle amministrazioni pubbliche calabresi.”