Palmi, tre fermi dei carabinieri per l’omicidio Arimare
Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi del 4 settembre, nei confronti di 3 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo dell’omicidio in concorso di Giuseppe Arimare e del tentato omicidio in concorso di Bernardo Princi, genero della vittima, perpetrati a Sant’Eufemia d’Aspromonte lo scorso 2 settembre. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa, che sarà tenuta presso la Procura della Repubblica di Palmi alle ore 15.30 dal Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo.
h 17:32 | Nella notte del 4 settembre 2013, i Carabinieri della Compagnia di Palmi, sotto la direzione investigativa della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, hanno rintracciato e sottoposto a fermo, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi, Raffaele Surace, di 53 anni, Francesco Laurendi e Stefano Luppino entrambi di 22 anni, tutti originari di Santa Eufemia d’Aspromonte, per aver attivamente partecipato all’uccisione di Giuseppe Arimare, 61, titolare del ristorante “Donna Iolanda” di Santa Eufemia d’Aspromonte, e per aver tentato di uccidere il genero della vittima, Bernardo Princi, 39 anni originario di Delianuova.
I tre fermati fanno parte di un gruppo di malviventi che, il pomeriggio del 2 settembre scorso, ha partecipato alla spedizione punitiva in cui sono state aggredite brutalmente le due vittime all’interno del maneggio annesso al ristorante, a seguito della quale è stato sparato a distanza ravvicinata Arimare morto sul colpo.
La pronta reazione dei familiari della vittima, accorsi all’interno del maneggio, ha certamente scongiurato conseguenze più gravi per Princi ed ha consentito ai Carabinieri di Palmi di avviare l’attività investigativa, acquisendo le informazioni testimoniali dei presenti.
Due dei tre soggetti sottoposti a fermo sono stati rintracciati in Aspromonte mentre erano intenti ad occuparsi di lavori agricoli, mentre il terzo è stato trovato nei pressi della propria abitazione. Dalle prime ricostruzioni, il movente dell’azione criminale è riconducibile al presunto furto di un vitello. Gli arrestati, sottoposti ad interrogatorio dal Sostituto Procuratore della Procura di Palmi, Francesco Ponzetta, e dai Carabinieri di Palmi, hanno raccontato una versione dei fatti non dissimile dalla ricostruzione degli inquirenti.
L’arma del delitto è stata rinvenuta anche grazie alle indicazioni fornite da Surace. Le indagini adesso proseguono per catturare gli altri due soggetti - ancora irreperibili ed anch’essi destinatari del decreto di fermo della Procura di Palmi - che hanno partecipato alla mortale aggressione ai danni di Arimare e Princi.
La salma di Arimare al momento resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi. I fermati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.