Turismo religioso, Rossano sempre più meta di visitatori
Numerosi i gruppi di turisti, provenienti da diverse regioni italiane e anche dall’estero, durante il mese in corso hanno invaso il centro storico di Rossano, tra i più belli e meglio conservati dell’Italia meridionale.
Accompagnati ed accolti dalla locale Pro Loco presieduta da Federico Smurra, hanno ammirato, entusiasti, l’enorme patrimonio storico, artistico, culturale e religioso custodito nella città bizantina. Dall’Abbazia del Pathirion ai Giganti del Cozzo del Pesco, dalla Cattedrale dell’Achiropita al Museo che custodisce il famosissimo, prezioso e raro Codex Purpureus Rossanensins, dalla Panaghjia, all’Oratorio del San Marco e tutto il percorso delle grotte eremitiche legate alla forte tradizione ascetica presente in loci.
Mentre il turismo italiano, afferma Smurra, sembra vivere una “crisi di identità”, con grandi risorse da una lato e l’incapacità di saperle gestire dall’altro, come cronaca c’insegna di tanti siti o beni culturali con grandi potenzialità e modesti risultati raggiunti oggi, si convive con un modus operandi che privilegia i mercati fantasiosi al posto di quelli reali.
Si assiste spesso poi, dichiara Smurra, ad interventi di make-up con fiere turistiche, brand di qualità, vetrine on-line, depliant burleschi, ecc. Mi pare che siano in molti gli operatori turistici, che vivono questa situazione con disagio e, molti di essi sentano il bisogno di avere una visione strategica forte, che però latita a largo raggio. Questa percezione “crisi d’identità”, nella piccola dimensione, luoghi dove avvengono, anche lentamente, le trasformazioni più interessanti, ed è qui che si propongono le vision più interessanti per un futuro turisticamente diverso.
Nei giorni scorsi, con alcuni imprenditori della zona, chiosa Smurra, abbiamo presenziato a Paola presso il Santuario di San Francesco, all'inaugurazione dell'ottava edizione di Aurea, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette. In quel contesto ci si amo accorti che la Città del Codex, dell’Achiropita, dei Santi Nilo e Bartolomeo, è stata “poco considerata” dall’organizzazione. Nei fatti, la città bizantina non era neanche indicata sulle mappa dei siti religiosi calabresi, consegnate ai buyer presenti, inoltre, i nostri siti religioso non sono stati circuitizzati negli educational tour proposti dall’organizzazione ai buyer.
Su suggerimento degli stessi imprenditori, meravigliati per la circostanza, facciamo appello alla Regione Calabria, nella persona del pregiatissimo Direttore Generale del Dipartimento Turismo Pasquale Anastasi, al fine che si faccia portavoce con l’organizzazione della Borsa, affinché questi disguidi non accadano più.
Ci auspichiamo, afferma Smurra, considerando che il termine religione che deriva dal latino religio, sta a significare unire, legare insieme ecc.., che l’organizzazione prenda in considerazione questo territorio, meta di pellegrinaggi e turismo religioso da tempi remoti, per l’iniziativa della prossima borsa, in quanto ha tutte le potenzialità e le carte in regola per poter ospitare l’anno venturo l’interessante manifestazione.
Un appello ancora più accorato, conclude Smurra, va invece a chi di competenza nel nostro territorio ha il compito di promuovere il settore turistico affinché vigili, difenda e diffonda le bellezze della città bizantina al di fuori dei confini territoriali, partecipando attivamente agli svariati incontri di settore fuori dai confini territoriali, per divulgare, promuovere insieme ed al meglio, la nostra bellissima città ed il territorio circostante.