Cgil, Cisl e Uil su centrale Enel del Mercure
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Angelo Sposato Segretario Generale Cgil Castrovillari, Tonino Russo Segretario Generale CISL Cosenza e Roberto Castagna Segretario Generale UIL Calabria in merito alla riattivazione della centrale Enel del Mercure:
“Le scriventi organizzazioni sindacali, a seguito dell'ultimo incontro tenutosi al Ministero per l'ormai annosa vicenda che ruota intorno alla definitiva riattivazione della centrale Enel del Mercure, ed in considerazione delle recenti manifestazioni presso la sede del parco del Pollino, ribadiscono la necessità che il percorso intrapreso presso il Ministero, che ha già prodotto un documento d'intenti tra le parti coinvolte, vada avanti nell'interesse generale del territorio e delle comunità interessate.
Lo spirito del confronto avviato e teso a verificare la possibilità della coesistenza di un moderno impianto industriale con l'area del parco del Pollino ha, infatti, nella ricerca delle più ampie garanzie ambientali e di tutela della salute il suo cardine. Il sindacato ha preteso che nell'eventuale accordo quadro sia compreso un osservatorio ambientale aggiuntivo ed autonomo rispetto a quello già contenuto nel decreto autorizzativo ed ha chiaramente detto ad Enel che la centrale deve divenire investimento per il territorio mediante il completamento della struttura organizzativa, diretta ed indiretta, per il tramite di assunzioni di lavoratori del posto.
Un quadro che va completato da politiche compensative per il territorio volte a migliorare le infrastrutture viarie di collegamento e destinate ai comuni della valle che dovranno utilizzarle per interventi volti a migliorare le condizioni di vita e lavoro dei cittadini.
Appare perciò evidente che la richiesta di rinvio della udienza del TAR, chiesta da tutti i partecipanti al tavolo ministeriale, sia un atto di grande responsabilità da parte del presidente del parco del Pollino, che consente di proseguire la discussione e che apprezziamo, perchè lascia sperare che siano le istituzioni e le forze sociali rappresentative del territorio a ricercare soluzioni ed a vagliare opportunità piuttosto che un tribunale amministrativo la cui sentenza, qualunque essa sia, non metterebbe la parola fine alla vicenda.”