Inchiesta rifiuti Vibo: confermato sequestro beni società
Restano sotto sequestro tutti i mezzi (valore un milione e mezzo di euro) di due società coinvolte nella bancarotta fraudolenta della "Proserpina spa", società a capitale misto pubblico-privato addetta alla raccolta dei rifiuti in 50 Comuni del Vibonese e coinvolta nell'inchiesta "Persefone", scattata il 15 ottobre scorso.
Il Tribunale del Riesame di Vibo Valentia ha rigettato i ricorsi della "Tradeco srl" e dell'impresa di Natalina Cricelli, 73 anni, socia privata di maggioranza della "Proserpina spa". Secondo l'accusa, gli organi societari della "Proserpina spa", attraverso condotte omissive, avrebbero cagionato la mancata annotazione della clausola di riservato dominio sui certificati di proprietà di 10 automezzi, permettendo così che gli stessi, poco prima della dichiarazione di fallimento, fossero fraudolentemente destinati ad un socio privato di maggioranza, titolare a sua volta della ditta "Cricelli", e sottratti all'attivo fallimentare della "Proserpina spa".
Gli stessi soci della Proserpina avrebbero chiesto ed ottenuto la disponibilità degli automezzi a soddisfo dei crediti vantati quali titolari di aziende subappaltatrici, "pregiudicando fortemente l'Ufficio commissariale per l'emergenza ambientale in Calabria - ha evidenziato il gip - ed il ceto creditoriale, atteso il depauperamento dell'attivo patrimoniale e l'allargamento del deficit fallimentare". (AGI)