Uccise ex marito: Roma, nuova perizia nel processo d’appello
Nuovo colpo di scena nel processo d'appello per la morte di Domenico Bruno, l'imprenditore catanzarese di 45 anni, ucciso il 27 gennaio 2004 con 12 coltellate dalla ex moglie Luciana Cristallo, assolta in primo grado, per avere agito in stato di legittima difesa, assieme all'amante Fabrizio Rubini dall'accusa di concorso in omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. La corte d'assise d'appello di Roma, accogliendo una richiesta del sostituto procuratore generale Alberto Cozzella, ha deciso di disporre una maxi-perizia che faccia luce sulle modalità del delitto, chiarendo, in particolare, in quali condizioni era il cadavere quando fu ritrovato in mare, a Ostia, il 24 febbraio di quell'anno, e il tipo di ferite riscontrate sul corpo.
Stando a quanto emerso nel dibattimento di primo grado, la morte di Bruno avvenne nel corso dell'ennesima lite in casa con la ex coniuge che per non rischiare di essere strangolata impugnò un coltello da cucina e colpi' l'uomo, ponendo fine ai ripetuti maltrattamenti che andavano avanti da troppo tempo. Il 17 gennaio prossimo, la corte, presieduta da Mario Lucio D'Andria, affiderà a un perito una serie di quesiti. (AGI)