Fallimento Terina: lavoratori chiedono tavolo immediato
"La Fondazione Terina è tecnicamente fallita e si troverà con quasi 3 milioni di euro di debiti al 31 dicembre 2014 se non se ne trasferirà la maggior parte del personale applicando la legge all’uopo approvata, ma scandalosamente ancora disattesa.
È quanto emerso - si legge in una nota - nell’incontro avutosi venerdì scorso tra il Commissario dell’ente (partecipato al 100% dalla Regione) con i lavoratori e con alcuni dei sindacati rappresentanti di essi.
Da qui, la volontà di alcuni dipendenti della Fondazione ( tra i quali anche le Rsa sindacali) , che avanzano ben 5 mensilità, di costituire un comitato spontaneo per l’attuazione della riforma della “Terina”, scandalosamente ferma, nonostante il dato legislativo parli chiaro.
E infatti la legge di riforma- la N. 24 DEL 2013- degli enti regionali dispone quanto segue: Le critiche dei lavoratori si appuntano su un regime di “doppio binario “che la dice lunga su una gigantesca e intollerabile ambiguità giuridica di fondo, che la Regione non vuole eliminare, malgrado la legge parli chiaro.
La Fondazione è, infatti, un ibrido costituito da alcuni laboratori di ricerca e da una società immobiliare de facto, la quale incamera i fitti di alcuni enti e imprese insediate presso i suoi stabili. La legge di riforma varata nel maggio scorso, dice però che la Nuova Terina deve occuparsi solo di ricerca: non può fittare capannoni.
Ne discende che gli stabili – uno dei quali ospita il call center dell’ Infocontact- e l’intero Centro convegni, in quanto attività produttive (e non di ricerca) debbano essere trasferiti ad altre agenzie o enti regionali insieme alla corrispondente dotazione di personale.
Peccato che da otto mesi a questa parte - si legge ancora nella nota dei lavoratori - nulla di tutto ciò stia avvenendo, sebbene le finanze-horror della fondazione impongono di correre subito ai ripari e di applicare quanto disposto nel merito dalla legislazione regionale
Non solo,a nostro parere parte delle modifiche statutarie adottate dall’organo commissariale insieme ad una relazione tecnica (dalla quale si evincerebbe l’auspicio di mantenere tutta la dotazione immobiliare in capo alla nuova Fondazione), contrasterebbe con lo spirito del dato normativo, (comma 2- art.13) che non consente adagiamenti o peggio soluzioni fantasiose, anche perché la Terina perde 3000 euro al giorno.
Bisogna operare il trasferimento del patrimonio e del personale. Subito, senza ambiguità e senza ammantare di scientifico ciò che non lo è. Ragion per cui, è giunto il momento di evidenziare con forza una vicenda che sta avendo conseguenze drammatiche sulla vita di ben 41 madri e padri di famiglie. Una vicenda non priva di contrasti grotteschi.
Giova ricordare, al riguardo, che da una parte la Fondazione gestisce un sontuoso progetto di 14 milioni di euro “Food @ Life”, le cui risorse – essendo vincolate- ovviamente non possono essere destinate al pagamento degli stipendi e degli arretrati, mentre dall’altra c’è una comunità di lavoro esasperata e ormai allo stremo che non riceve risposte alle elementari domande di futuro e di un minimo di recupero della serenità economica.
In compenso, si vaneggia di ipotesi di Corsi professionali a “beneficio” dei dipendenti e di altre soluzioni lontane anni luce dalla ratio di una legge che temiamo non tutti vogliano applicare. Chiediamo - conclude la nota del comitato spontaneo dei lavoratori e le Rsa aziendali - l’istituzione immediata di un tavolo tecnico permanente tra Regione- Sindacati-Fondazione che abbia il compito di attuare una legge già peraltro esistente e non di vararne un’altra o, peggio, di inventarsi soluzioni lunari.
Diversamente, di concerto con i sindacati, valuteremo misure di protesta e di lotta dura e determinata."