Strage Cassano: genitori bimbo ucciso, vorremmo incontare Papa

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Antonia Iannicelli e Nicola Campolongo, i genitori del bambino di 3 anni di Cassano Ionio, ucciso e bruciato insieme al nonno e ad una donna, hanno espresso il desiderio di poter incontrare Papa Francesco "per abbracciarlo e ringraziarlo per quello che ha detto e fatto domenica durante l'Angelus in Piazza San Pietro". A riferirlo è Franco Corbelli, presidente del movimento "Diritti Civili", che li ha incontrati nel carcere di Castrovillari dove sono detenuti. Il pontefice aveva ricordato il piccolo parlando ai fedeli in Vaticano.

I genitori del piccolo Cocò hanno manifestato questo loro desiderio nella lettera indirizzata al Santo Padre, che hanno consegnato a Corbelli, che ieri li ha incontrati in carcere. "La mamma e il papà del bambino ucciso - ha detto COrbelli - desiderano fortemente questo incontro con il Papa. Dopo essersi commossi e aver pianto, domenica, ascoltando il Pontefice che ricordava il loro piccolo angelo Cocò oggi vorrebbero incontrare il Papa per ringraziarlo e per raccontare il loro dramma, il loro immane, devastante, indelebile dolore, per cercare di trovare la forza per continuare. La lettera che mi hanno consegnato ieri i genitori del piccolo Cocò (e che recapiterò subito al Pontefice) - aggiunge - è commovente, dignitosa e particolarmente toccante. Sono certo che Papa Francesco esaudirà questo desiderio e presto ci sara' questo incontro con i genitori del piccolo Cocò". Oggi intanto si aspetta il provvedimento del giudice di sorveglianza del tribunale dei minori di Catanzaro che dovrebbe dare l'assenso alla concessione dei domiciliari alla mamma del bambino, già concessi dalla Corte di Appello di Catanzaro, lunedì. Questo permetterà alla giovane donna di lasciare il carcere di Castrovillari e di raggiungere le sue due bambine nella casa famiglia in cui sono ospitate insieme ai tre cugini ed agli zii. (AGI)