Poliziotti aggrediti: solidarietà Sap Catanzaro
La Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Catanzaro esprime solidarietà e vicinanza ai due poliziotti delle Volanti che nell’esercizio del loro dovere, sono stati brutalmente e vilmente aggrediti a Catanzaro Lido da un gruppo di malviventi di cittadinanza rumena.
In una nota stampa Sergio Riga, segretario del più importante e rappresentativo Sindacato Autonomo di Polizia ha commentato: “Ancora due uomini in divisa aggrediti in servizio e mandati in ospedale nel corso dell’ordinario servizio di controllo del territorio. La storia puntualmente si ripete e accade a quanto pare dovunque. Reagire ad un controllo di polizia aggredendo gli agenti sembra essere diventata una consuetudine, ma quel che turba maggiormente è che non scandalizza e indigna più nessuno se non gli appartenenti alla categoria.
In fondo cosa sarà mai un’imputazione per resistenza, violenza o oltraggio a P.U. che spesso non lascia strascichi giudiziari. Eppure basterebbe carcere vero per chi solo osa toccare una divisa come accade in altre democrazie assai vicine alla nostra ma di certo ora non è il momento, ora per i nostri governanti la priorità è svuotarle le carceri!
La routine di tali episodi è enormemente frustrante, soprattutto ripensando alla puntata televisiva di “Presa diretta” dove rari episodi - comunque deprecabili - in cui la situazione per una serie di concause contingenti è sfuggita di mano agli operatori delle Forze dell’Ordine, sono stati a mio parere strumentalizzati tralasciando di evidenziare a quale prezzo e con quali risorse quotidianamente i nostri colleghi cercano di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’episodio in questione invece scorre via mediaticamente come un mero fatto di cronaca, ecco perché mi preme rimarcare che le aggressioni “su strada” alle Forze dell’Ordine secondo dati statistici di osservatori specifici, siano in costante aumento sul territorio nazionale tant’è che nel 2012 se ne sono registrate 2.290, in sintesi ogni 4 ore un operatore di polizia finisce in ospedale spesso con conseguenze invalidanti fisiche e psichiche che lo accompagnano per il resto della vita.
Solo l’espiazione di una pena certa ed effettiva può fungere da deterrente alla commissione di questi e di tutti i tipi di reato, così come è auspicabile che tra i tanti interventi legislativi necessari si decida per un inasprimento della pena per queste aggressioni nei confronti dei rappresentanti dello Stato, unitamente ad aggravanti specifiche che facciano comprendere, in modo incontrovertibile, che chi attacca le istituzioni in ogni sua rappresentazione attacca lo Stato democratico.”