Poliziotti feriti, Coisp: ennesimo schiaffo a Paese che non difende istituzioni

Catanzaro Attualità

"Forte tensione ieri pomeriggio nel quartiere Lido di Catanzaro. Alcuni poliziotti sono infatti rimasti feriti dopo una prolungata colluttazione con diversi cittadini rumeni. Articolata la dinamica del fatto. Nel primo pomeriggio tre persone vengono individuate e poi rintracciate e bloccate, nei pressi di un passaggio a livello, da una volante della Polizia, dopo essere stata chiamata per un ipotetico furto in un supermercato". E' quanto scrive in una nota il Coisp.

"Avvicinati dai poliziotti i cittadini rumeni reagiscono: ne esce fuori un parapiglia a cui segue la chiamata di più volanti in ausilio. Ma anche i cittadini rumeni chiedono “aiuto” ad altri (cinque) connazionali. Ancora botte e da qui il ferimento dei Poliziotti, due dei quali hanno fatto ricorso alle cure al locale nosocomio.

La diagnosi è di 20 giorni per uno e 25 per l'altro mentre alcuni dei rumeni coinvolti oggi si presenteranno in Tribunale. “Altri due poliziotti ricoverati in ospedale dopo essere stati aggrediti durante il loro servizio. L’ennesimo schiaffo ad un Paese ed un Governo che non sanno reagire e non difendono le loro stesse istituzioni”.

Lo afferma il segretario regionale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - Giuseppe Brugnano, commentando l’aggressione subita dagli agenti a Catanzaro da parte di un gruppo di rumeni che avevano compiuto un furto nella giornata di ieri nel quartiere Lido di Catanzaro. “Chiediamo, oggi più di ieri, che occorre dare segnali forti. Da domani potremo arrivare a chiedere ai nostri colleghi – ha aggiunto Brugnano – di girarsi dall’altra parte quando non ci saranno le condizioni per tutelare veramente l’ordine pubblico.

Lo spirito di sopportazione è ormai al culmine. Potrebbe essere l’unico modo per ottenere qualcosa. Stiamo chiedendo invano risposte al Governo in tema di sicurezza e per evitare questa assurda mattanza. E all’indomani, anche, della diffusione dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio “Sbirripilliati” dell’Asasp, nel quale si sono contate, nell’anno appena trascorso, 2.286 aggressioni ad Operatori di Polizia – violenze a mano armata del 24,7% dei casi; il 32,6% degli aggressori era sotto l’effetto di alcol e droga.

Dati che mettono i brividi e che meriterebbero ben altre riflessioni e ben altri approfondimenti, ma di cui nessuno si cura. Perché è normale che chi porta la divisa venga offeso, aggredito, minacciato, da chiunque per qualunque motivo; è normale morire vestendo la divisa, anche se hai solo chiesto una patente; è normale infierire in ogni modo su un Servitore dello Stato perché chi ha scelto questo ruolo se l’è cercata; è normale che le famiglie che aspettano a casa sappiano che i propri cari devono magari morire, senza colpo ferire, e peggio per chi se li sceglie; è normale che tutto questo accada e, soprattutto, che accada nel silenzio, senza che nessuno osi chiedere considerazione e rispetto per le sofferenze che prova, in qualunque circostanza.

Tutti hanno diritto alla comprensione, alle attenuanti, alla preoccupazione, alla pietà. Tutti tranne, ovviamente, quei pazzi che scelgono la divisa. Chissà se ancora una volta questi fatti saranno etichettati come episodi normali, quando invece rappresentano un affronto allo Stato.

Ieri sera i due Poliziotti catanzaresi, a cui va la nostra massima vicinanza e solidarietà – continua Brugnano – non sono rientrati a casa dalle loro famiglie per come erano usciti per andare in servizio, e questo perché non possono difendersi nel prestare il loro servizio, lasciati senza alcuna strumentazione che da anni chiediamo con insistenza. Ci chiediamo se certa stampa, decisamente faziosa, continuerà ad essere indifferente, alimentando i fatti quando rimangono feriti i civili e chiudendosi nell’indifferenza quando invece – ha concluso il Segretario Regionale del Coisp - i feriti sono tra gli Appartenenti delle Forze di Polizia”.