Liberati i due tecnici calabresi rapiti in Libia. L’intervista al figlio di Luciano Gallo
Sono stati liberati i due operai edili italiani rapiti il 17 gennaio in Libia. Lo ha reso noto la Farnesina con un comunicato in cui il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha detto di provare "grande gioia e soddisfazione per la liberazione di Francesco Scalise e Luciano Gallo".
I due operai calabresi erano stati rapiti da un gruppo armato nei pressi del villaggio Dartuba, tra Derna e Tobruk, nella Cirenaica. "L'operazione", ha spiegato il ministro, "è frutto di attività congiunte tra Autorità libiche e italiane e dell'azione di coordinamento svolta tra Unità di Crisi, ambasciata e altri organi dello Stato". "Desidero esprimere un sentito ringraziamento", ha proseguito il capo della diplomazia italiana, "a tutte le donne e gli uomini della Farnesina e delle altre istituzioni che hanno consentito di giungere a un esito favorevole della vicenda in un contesto ambientale difficile". I due connazionali sono attesi all'aeroporto di Ciampino attorno alle ore 17,30. (AGI)
IL SINDACO DI PIANOPOLI: FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI PAGA
"Questa è la dimostrazione che bisogna avere fiducia nelle istituzioni". Lo ha detto all'AGI il sindaco di Pianopoli (Catanzaro), Gianluca Cuda, commentando la liberazione dei due operai edili calabresi che erano stati rapiti in Libia. Francesco Scalise, in particolare, è proprio di Pianopoli, dove vive la sua famiglia. "Ho sentito subito la figlia di Francesco - ha aggiunto il primo cittadino - è felicissima e non vede l'ora di riabbracciare il padre. E' la fine di un incubo". Rispetto alle polemiche montate negli ultimi giorni, sul fatto che non sembrava ci fosse un impegno concreto per i due calabresi, il sindaco Cuda ha aggiunto: "Il Governo ha lavorato sotto traccia ed ha ottenuto i risultati che tutti abbiamo sempre sperato". I due operai furono rapiti il 18 gennaio scorso.
SCALISE E GALLO SONO GIÀ IN ITALIA
19:09 | Sono tornati liberi e sono stati rimpatriati nel pomeriggio i due operai edili italiani rapiti il 17 gennaio in Libia. La notizia è stata data dalla Farnesina con un comunicato in cui il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha detto di provare "grande gioia e soddisfazione per la liberazione" del 63enne Francesco Scalise e del 52enne Luciano Gallo.
I due operai calabresi, dipendenti dell'azienda edile crotonese General World, sono giunti all'aeroporto di Ciampino a bordo di un Falcon 900. Erano stati rapiti da un gruppo armato nei pressi del villaggio Dartuba, tra Derna e Tobruk, nella nella Cirenaica, la regione orientale in cui le milizie islamiche imperversano dalla caduta di Muammar Gheddafi, due anni e mezzo fa. I due operai si trovavano in Libia da cinque mesi per lavorare alla costruzione di alcune strade.
"L'operazione", ha spiegato la Bonino senza precisare se si sia trattato di un blitz o di altro, "è frutto di attività congiunte tra Autorità libiche e italiane e dell'azione di coordinamento svolta tra Unità di Crisi, ambasciata e altri organi dello Stato". "Desidero esprimere un sentito ringraziamento", ha proseguito il capo della diplomazia italiana, "a tutte le donne e gli uomini della Farnesina e delle altre istituzioni che hanno consentito di giungere a un esito favorevole della vicenda in un contesto ambientale difficile". "Questa è la dimostrazione che bisogna avere fiducia nelle istituzioni", ha commentato Gianluca Cuda, sindaco di Pianopoli, il comune del catanzarese di cui è originario Scalise. "È la fine di un incubo", ha osservato, e a proposito delle polemiche che stavano montando in Calabria, ha aggiunto: "Il governo ha lavorato sotto traccia e ha ottenuto i risultati che tutti abbiamo sempre sperato". (Agi)
IL SINDACO DI FEROLETO, IL PAESE È IN FESTA
"Siamo tutti felicissimi. È una notizia tanto attesa che finalmente scioglie la tensione di questi giorni". Lo ha detto all'AGI il sindaco di Feroleto Antico (Catanzaro), Pietro Fazio, paese dove risiede Luciano Gallo, uno dei due operai calabresi rapiti in Libia e liberati oggi. "Subito dopo la notizia della liberazione - ha aggiunto il primo cittadino - ho incontrato la famiglia di Luciano. Sono tutti felicissimi, come d'altronde lo siamo tutti in paese. Ho sentito anche il sindaco di Pianopoli (dove vive l'altro operaio, Francesco Scalise, ndr) e siamo entrambi contenti per il rientro dei nostri amici. Vedremo cosa si potrà organizzare per il loro rientro". (agi)
20:54 | I due operai calabresi rapiti in Libia e tornati oggi in Italia saranno interrogati dal magistrato all'inizio della prossima settimana. Lo si apprende da fonti della Farnesina, che mantiene il riserbo sulle circostanze del rilascio. Il 63enne Francesco Scalise e del 52enne Luciano Gallo erano stati sequestrati il 17 gennaio in Libia. I due, dipendenti dell'azienda edile crotonese General World, sono giunti all'aeroporto di Ciampino a bordo di un Falcon 900 e indossavano ancora la tunica Jellaba, tipica del mondo arabo.
Scalise e Gallo erano stati rapiti da un gruppo armato nei pressi del villaggio Dartuba, tra Derna e Tobruk, nella nella Cirenaica, la regione orientale in cui le milizie islamiche imperversano dalla caduta di Muammar Gheddafi, avvenuta due anni e mezzo fa. I due operai si trovavano in Libia da cinque mesi per lavorare alla costruzione di alcune strade.
LIBERAZIONE: LE DICHIARAZIONI DELLA POLITICA
23:00 | "Ho appena appreso la notizia della liberazione di Francesco Scalise e Luciano Gallo, partecipo con gioia alla loro liberazione ed esprimo i miei più cari auguri ai loro familiari". E' quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza appena appresa la notizia della liberazione dei due operai rapiti lo scorso mese di gennaio in Libia.
L’europarlamentare di Forza Italia, Aldo Patriciello commenta: “Abbiamo temuto tutti il peggio, per fortuna tutto è andato per il verso giusto. Resta il problema di chi è costretto a lasciare il Sud per lavorare in Paesi dove l’incolumità personale è a rischio. Sono vicino e condivido la gioia delle comunità di Pianopoli e Feroleto per il ritorno di Francesco e Luciano. Mi complimento – aggiunge Patriciello – con tutti gli uomini della Farnesina che hanno reso possibile il ritorno dei nostri due lavoratori. La sinergia tra Farnesina e autorità libiche ha funzionato ed è l’esempio di come il dialogo politico tra i paesi del Mediterraneo può funzionare anche in situazioni difficili e complicate. Ora lavoriamo per impedire che i nostri lavoratori e le nostre intelligenze non debbano rischiare la vita per lavorare”.
SCALISE E GRECO A LAMEZIA: I RAPITORI CI HANNO TRATTATO BENE
I due operai calabresi sequestrati e rientrati oggi in Italia sono stati già sentiti dai carabinieri del Ros. Il pool antiterrorismo della procura di Roma aveva aperto un'inchiesta sul loro rapimento.
Scalise e Gallo sono arrivati all'aeroporto di Lamezia Terme e stanchi e provati, hanno rilasciato solo una battuta ai giornalisti presenti: "Ci hanno trattato bene, ora vogliamo solo tornare a casa"; dopodiché si sono diretti verso le loro abitazioni di Pianopoli e Feroleto Antico, in provincia di Catanzaro.