Libia: scomparsi due operai del Catanzarese. Lavoravano per ditta del crotonese
Due operai calabresi sono scomparsi in Libia, in località Derna della Cirenaica, dalla giornata di ieri. Si tratta di due persone che lavorano da alcuni mesi alla realizzazione di una strada. Si tratta di Francesco Scalise, 62 anni, e Luciano Gallo, 48 anni, residenti nei comuni di Pianopoli e Feroleto Antico, in provincia di Catanzaro. La notizia è stata confermata all'AGI da fonti governative. I due, secondo una prima ricostruzione, sono usciti ieri con il furgone della ditta General World con un ufficio nel Crotonese, a Petilia Policastro, ma non hanno fatto più ritorno. Il furgone è stato ritrovato insieme agli attrezzi ma degli operai non c'è nessuna traccia.
La scomparsa dei due operai calabresi in Libia è stata denunciata dal fratello di Luciano Scalise, uno dei due operai che si trova anch'egli in Cirenaica per lavoro. L'uomo si è presentato nell'ambasciata italiana di Tripoli per presentare denuncia. Secondo quanto si apprende, i due operai erano usciti con il furgone della ditta, ma non hanno fatto rientro nei tempi previsti. Inutili le ricerche avviate dagli stessi colleghi e sono stati vani anche i tentativi di provare a contattarli attraverso i telefono cellulari.
"Stiamo facendo tutti gli accertamenti possibili per chiarire la situazione" confermato all'Agi il console italiano a Bengasi, Federico Ciattaglia, aggiungendo che la zona della località Derna è "ad alto rischio". "Sappiamo - ha aggiunto - che in quella zona la situazione è molto difficile e lo abbiamo segnalato". "Ci rendiamo conto che molte aziende hanno fatto scelte coraggiose di operare in quella zona..."
La Farnesina sta "vagliando ogni ipotesi" sulla scomparsa. Il ministero degli Esteri, da quanto si apprende, ha attivato tutti i suoi contatti insieme all'Unità Tig.
"Siamo preoccupati, ma ho parlato con i familiari di Francesco e mi hanno evidenziato quanto sia prematuro prendere in considerazione possibili sequestri o situazioni simili. E' saggio attendere, ci auguriamo possa andare tutto bene". Lo ha detto all'AGI il sindaco di Pianopoli (Catanzaro), Gianluca Cuda, paese di origine di Francesco Scalise, uno dei due operai italiani scomparsi da ieri in Libia. Il primo cittadino ha raccontato di avere visto Scalise a Natale: "E' ritornato per trascorrere qualche giorno di festa con i parenti. Mi ha parlato di quella che ha definito 'una nuova avventura', considerato che a 63 anni e' dovuto partire nuovamente per lavorare all'estero. Mi ha parlato della sua esperienza in Libia con entusiasmo ed in maniera positiva, anche se sapeva che la situazione era difficile". Scalise è sposato e padre di due figlie ed aveva già lavorato in Libia in passato.
"Ho appena incontrato la famiglia di Luciano, la moglie è stata avvertita questa mattina direttamente dalla Farnesina. C'è preoccupazione, non resta che attendere". Lo ha detto all'AGI il sindaco di Feroleto Antico (Catanzaro), Pietro Fazio, paese di origine di Luciano Gallo, uno dei due operai italiani scomparsi da ieri in Libia. Il sindaco ha anche ricostruito l'esperienza lavorativa di Fazio: "E' partito per la Libia il 9 gennaio scorso, ed era la prima volta che andava a lavorare li. Dobbiamo aspettare e sperare". Il sindaco ha incontrato la moglie e i tre figli di Fazio, due maschi ed una ragazza, assieme al comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Carchidi. (AGI)
SCALISE E GALLO, IN LIBIA LA CERTEZZA DI UN POSTO DI LAVORO
15:33 | Due piccoli paesi, dove ci si conosce tutti. Dove la crisi ha chiuso in maniera inesorabile ogni possibile sbocco occupazionale. Così, per Francesco Scalise e Luciano Gallo, i due operai scomparsi da ieri in Libia, l'unica alternativa è stata quella di un lavoro all'estero. Ed oggi, dopo la notizia della loro scomparsa, a Pianopoli e Feroleto Antico, i due paesi di origine situati in provincia di Catanzaro, c'è sconcerto, ansia, preoccupazione.
Scalise, sposato e padre di due figlie, era abituato a lavorare all'estero, era già stato in Libia ed in altri paesi africani. Gallo, anch'egli sposato e con tre figli, aveva dovuto accettare quella proposta di lavoro ed era partito lo scorso 9 gennaio per la sua prima "missione". D'altronde, la zona dove i due lavorano, la città portuale di Derna, in Cirenaica, è una delle più calde della Libia del dopo Gheddafi. E questo fa aumentare la preoccupazione nei due paesi catanzaresi.
I primi ad esprimere solidarietà alle famiglie dei due operai sono stati i sindaci. "Ho parlato con i familiari di Francesco - ha detto il primo cittadino di Pianopoli, Gianluca Cuda - e mi hanno evidenziato quanto sia prematuro prendere in considerazione possibili sequestri o situazioni simili. È saggio attendere, ci auguriamo possa andare tutto bene".
Il primo cittadino ha raccontato di avere visto Scalise a Natale: "È ritornato per trascorrere qualche giorno di festa con i parenti. Mi ha parlato di quella che ha definito ‘una nuova avventura’, considerato che a 63 anni è dovuto partire nuovamente per lavorare all'estero. Mi ha parlato della sua esperienza in Libia con entusiasmo ed in maniera positiva, anche se sapeva che la situazione era difficile".
Anche il sindaco di Feroleto Antico, Pietro Fazio, ha incontrato la famiglia di Gallo: "La moglie è stata avvertita questa mattina direttamente dalla Farnesina. C'è preoccupazione, non resta che attendere". A loro si aggiungono le voci degli abitanti dei due piccoli comuni. A Pianopoli, anche Antonio ha incontrato Scalise a Natale: "Ci siamo visti in centro, ci siamo salutati, mi ha raccontato che sarebbe ripartito dopo le feste. Era abitato a lavorare all'estero - ha aggiunto - infatti mi è sembrato sereno. Adesso abbiamo paura, preghiamo finché possa tornare presto dalla sua famiglia". A Feroleto c'è sconcerto.
"Luciano ha tre figli - racconta Luigi - e ha fatto di tutto per non stare fermo davanti ad una crisi che ci sta consumando, senza alcuna possibilità di lavoro. Così, quando ha saputo che c'era la possibilità di lavorare in Libia ha accettato. Mi chiedo come si possa continuare a vivere così, senza un minimo di garanzie per tanti padri di famiglia che chiedono solo di lavorare".
Intanto, nei due paesini del Catanzarese c'è già chi pensa a promuovere iniziative di solidarietà e sostegno per le due famiglie, sperando che tutto possa risolversi in poco tempo. (AGI)
18:47 | LIBIA: 'LANA', I DUE OPERAI SONO STATI RAPITI
Francesco Scalise e Luciano Gallo, i due tecnici italiani di cui si erano perse le tracce in Libia, sono stati rapiti nei pressi del villaggio di Mrtoph ad est di Derna, sulla strada che collega quest'ultima a Tobruk. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Lana.
I due sono stati rapiti ieri da uomini armati con il volto celato. L'autista dell'auto su cui viaggiavano i due ha riferito che sono stati fermati con la forza sulla strada all'altezza di Fattaih. Li hanno fatti scendere con la forza e fatti salire su un altro veicolo per poi dileguarsi in direzione di Derna. I due erano operai edili impegnati in scavi per collegare cavi di telecomunicazioni tra Derna e il villaggio di Mrtoph. (AGI)