Lo Polito e la corsa della segreteria regionale del Pd
“La corsa alla segreteria regionale del PD è un’occasione importante per dare un nuovo corso alle cose. Questo può avvenire scegliendo di non continuare su vecchi sentieri e con i soliti, espressione di schieramenti già verificati”. E’ quanto scrive Mimmo Lo Polito per la Segreteria regionale del Pd.
“Ecco - continua la nota - perché è importante partecipare, per dare una svolta concreta ad un modo di rappresentare, che una riforma elettorale poteva aiutare e che è rimasta appesa ancora una volta a volontà vaganti.
Sulla stessa scia la crisi in atto che poteva essere sostenuta ed aiutata solo con un nuovo patto sociale tra soggetti e con un nuovo centrosinistra per le istanze provenienti dal basso.
Ora tutto questo sembra nuovamente in bilico a causa di una destabilizzazione politica in atto che rilancia interrogativi in tutti i settori, creando maggiori preoccupazioni tra i più deboli, emarginati ed in precarietà continua.
Fatti che secondo noi non possono essere risolti con inciuci con il centrodestra, lontanissimo nel metodo di affrontare tante questioni ed in particolare il bisogno ed il disagio che dilagano, acutizzando l’area più debole del Paese che non vede risposte ad affanni e sacrifici ed una via d’uscita per ridare dignità al lavoro perso ed a rischio.
E’ con questa preoccupazione seria che ribadiamo l’impecorribilità di alleanze flaccide. Il centrosinistra vuole altro per la soluzione dei problemi che sicuramente un centrodestra non percepisce pur parlandone.
La nostra è un’altra storia. La popolazione debole attende un segnale netto di discontinuità. Bene ha fatto Pippo Civati a votare contro in direzione nazionale e con un’altra decina di persone. Perché la politica deve ritornare ad essere vicina alla gente e divenire comprensibile. Il primato del bene comune lo esige, e noi vogliamo essere interlocutori onesti di questa nuova sfida tutta da giocare nella quotidianità. Noi l’abbiamo capita. Non sappiamo gli altri. E, per questo, siamo scesi in campo responsabilmente consapevoli di questa provocazione .”