Sanità, Mellace (Pd): risanare a forza di tagli porta a morte certa?
“Il contadino, che voleva risparmiare sul nutrimento del suo asino, riducendo progressivamente la quantità di foraggio somministrato, si accorse ben presto dell'errore madornale commesso il giorno in cui lo stesso asino gli morì.
Mi è venuta in mente questa metafora popolare leggendo le dichiarazioni della "Ministra" alla salute Beatrice Lorenzin rilasciate, ma guarda un pò, nella città di Reggio calabria recentemente. - È quanto afferma in una nota Domenico Mellace, Consigliere del Comune di Crotone(Pd) - La "Ministra" , infatti, magnificando l'opera del suo compagno di partito, il condannato in primo grado a sei anni di reclusione (bruscolini insomma), Scopelliti Giuseppe, racconta che la sanità in Calabria è stata risanata e che i malati Calabresi dal 2015 potranno goderne i frutti.
Ed eccoci alla metafora del contadino e dell'asino: risanare a forza di tagli, che contemplano la chiusura di interi reparti, privando i Cittadini (nella fattispecie l'asino) di servizi elementari che riguardano la salute, provoca lo scoramento (morte certa?) di quanti sono soggetti ad immaginare interminabili viaggi della speranza. –Prosegue Mellace- Se ne occupata recentemente anche una seguitissima trasmissione televisiva, entrando con le telecamere nell'ospedale di Crotone e le pagine della cronaca politica, registrano quasi quotidianamente, interventi (ottimo Carlo Guccione) su fatti incresciosi legati alla sanità malata calabrese.
Quanti non ricordano ancora il Governatore Loiero metaforicamente crocifisso, anche immeritatamente, sul golgota della malasanità calabrese, Ma, i veri tagli, quelli per intenderci, legati a tutti quegli intrecci perversi che esistono nel grigio sottobosco delle ASL e che la Magistratura non smette di perseguire, quando si avrà il coraggio di farli?.
Per fortuna questa legislatura regionale volge al termine ed anche, aggiungo, tristemente. – Conclude il Consigliere Comunale - Mi auguro, per la Calabria, che quanti andranno ad amministrare dopo, non debbano scoprire che il famoso "modello Reggio", nel frattempo è stato esportato in Regione lasciando interi settori nelle difficoltà più gravi ( trasporto pubblico locale docet).”
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