Usura ed estorsione ad imprenditore, quattro fermi nel cosentino
Quattro persone, gravemente indiziate dei reati di concorso in usura, estorsione, detenzione e porto illegale di armi da sparo e ricettazione, con l’aggravante di aver posto in essere una presunta attività criminosa “con modalità di tipo mafioso”, sono i destinatari di altrettanti provvedimenti di fermo eseguiti oggi dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. L’indagine - coordinata dal Procuratore Lombardo e dal Sostituto Procuratore Bruni - che ha portato al fermo di Roberto Porcaro, considerato il reggente della cosca dei Lanzino e di tre presunti complici, è stata effettuata dai militari di Rende dopo una denuncia da parte della presunta vittima, un imprenditore cosentino, risalente al marzo di quest’anno.
Maggiori particolari dell’operazione saranno resi nel corso di una conferenza che si terrà presso la Procura Distrettuale di Catanzaro alle ore 11 di domani, mercoledì 9 aprile 2014.