Caso Scopelliti, Molinari (M5S): "Le bugie hanno le gambe corte”
“La risposta all'interrogazione dell'8 maggio scorso (arrivatami l'altro giorno), conferma quanto da noi sempre sostenuto intorno alla presunta efficacia impeditiva della sospensione dalla carica - ex legge Severino - sulle dimissioni (come su ogni atto) date dall'ex Governatore della Calabria”. Ad affermarlo è Francesco Molinari, senatore del Movimento 5 Stelle. “Il parere richiesto il 12 maggio dalla Regione Calabria al Ministero dell'Interno e al Dipartimento per gli affari regionali – aggiunge Molinari - ha trovato - per il momento con riguardo a quest'ultimo - autorevole risposta, per quanto a carattere non vincolante. La nota del 21 maggio scorso da parte del Capo Dipartimento chiarisce un ginepraio che il Presidente del Consiglio Regionale ha voluto creare per consentire ad una maggioranza acefala di continuare a gestire il massimo organo territoriale della Calabria senza amministrarla : cosa che ha sempre fatto in questi anni”.
“Il M5S – continua il senatore - pur senza avere consulenti legali pagati con i soldi dei contribuenti e contando solo sulle sue forze (ringraziamo il MeetUp NonSoloCatanzaro), ha ben chiara la volontà della legge e siamo felici che lo abbiano anche al Ministero per gli affari regionali. Siamo certi che anche il Ministero dell'interno non verrà fuorviato nel suo giudizio da rapporti diversi che non siano quelli istituzionali e dal rispetto della legge, nonostante il Ministro Alfano e l'ex Governatore siano compagni di partito. Eppure – aggiunge il rappresentante del M5S - sembra che Scopelliti sia stato visto aggirarsi come un fantasma in Giunta regionale, non si sa a quale titolo, per quanto l'occupazione abusiva delle istituzioni non sembra sia un problema per l'attuale maggioranza regionale. Ci auguriamo che nessuno prenda decisioni in questa “vacatio” che non siano strettamente necessari ed urgenti per il bene dei cittadini calabresi e tali non sono eventuali nomine e/o elargizioni preelettorali di posti, che certamente non sfuggiranno alla mannaia della giustizia penale”.
“Il Consiglio Regionale – conclude Molinari - deve essere sciolto, il Presidente Talarico e la sua maggioranza decrepita eviti di togliere altri conigli dal cilindro ed il prossimo 3 giugno eserciti i doveri che il suo ufficio gli impone : è già tardi !”