M5S Cosenza e Rende: Il Consiglio regionale approva il “cinghialum”
“Il Consiglio regionale, in vista delle prossime elezioni per il suo rinnovo, ha riformato la legge elettorale. Una legge di riforma elaborata e approvata in tutta fretta. Una celerità ben diversa rispetto alle proposte di legge di iniziativa popolare, sottoscritte da migliaia di cittadini calabresi, che marciscono nelle Commissioni del Consiglio”. Lo rende noto il Movimento 5 stelle di Cosenza e Rende, in merito all’ultima seduta dell’assise regionale.
“D'altronde, l’iniziativa popolare non può essere gradita da una classe politica che rappresenta solo se stessa e qualcuno l'ha capito e ne ha avuto conferma con la non elezione di alcuni noti personaggi, espressione della peggiore politica calabrese, alle recenti competizioni elettorali europee. I segnali di cambiamento fanno paura ai ras calabresi che temono, dopo la valanga di voti che ha avuto Laura Ferrara, altre valanghe a favore del M5S”.
“Ed ecco allora il colpo di mano di fine legislatura, il “cinghialum” di Calabria, confezionato su misura per evitare la minaccia dell'unico nemico del sistema partitico: il M5S. Nessun altro senso potrebbe avere l'innalzamento draconiano della soglia di sbarramento dal 5% al 15% per le liste che corrono da sole, contro quella del 4% stabilito per le liste facenti parte di coalizioni (al raggiungimento del 15% nell’intera Calabria). Non c’è nessuna certezza che quest’ultima soglia eviti la frammentazione partitica, ma favorirà di sicuro le immancabili ammucchiate senza qualità, già viste in passato”.
“La verità è che si persegue una politica di esclusione mirata: sarebbe “imbarazzante” se dei semplici cittadini con l'ambizione dell'onestà venissero eletti in un Consiglio regionale, famoso per il numero dei suoi componenti indagati e condannati. Vent'anni di berlusconismo e l'indifferenza politica tra centro-destra-sinistra hanno di fatto anticipato, in Calabria, il dato nazionale : chi comanda cerca di mantenersi ben saldo sulle poltrone del potere a discapito di un’intera popolazione. Ed allora cosa c’è di meglio - lezione berlusconiana - di una legge "ad hoc" per salvarsi dalla nuova politica?”.
“Lo stesso Ufficio legislativo regionale solleva dei dubbi - sull’elevata soglia di sbarramento, senza precedenti nelle altre Regioni italiane come nel resto d’ Europa: “una siffatta soglia – recita il suo parere – soddisfa soltanto il parametro della formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale, ma non anche quello della rappresentanza delle minoranze”.
E’ bene che i cittadini si preparino perché questa gente non lascerà nulla di intentato per fermare il cambiamento della nostra terra : noi lo sappiamo da tempo.