Fondazione Trame: “Nessuna irregolarità sulla sigla del protocollo d’intesa con Calabria Etica”

Catanzaro Attualità

“A questo punto è nostro dovere dare un contributo all’appassionato dibattito che si è aperto in città dopo la firma del protocollo d’intesa tra le Fondazioni Trame e Calabria Etica”. Lo scrive in una nota la Fondazione Trame, in merito alle polemiche esplose sul protocollo d’intesa siglato con Calabria Etica.

“Iniziamo precisando che sono decine i protocolli siglati da Calabria Etica con enti, amministrazioni locali, associazioni, università e scuole, ma nessuno di essi ha suscitato dibattiti così animati. Solo per fare qualche esempio ci piace ricordare i protocolli con il Coisp, sindacato di polizia, con il Comune di Carlopoli, con il Museo della ‘Ndrangheta, con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze e con il Liceo Ginnasio “Francesco Fiorentino” di Lamezia Terme”.

“Il clamore seguito alla firma del nostro, se da un lato ci infastidisce, dall’altro ci gratifica perché conferma che il marchio Trame indubbiamente crea sempre grande interesse. Cominciamo però ad approfondire i temi in discussione e per fare questo precisiamo i punti essenziali”.

“Punto 1. La Fondazione Calabria Etica, ente in house della Regione Calabria, gestisce su incarico della Regione stessa il “Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell’usura e di solidarietà alle vittime della criminalità e dei loro familiari” istituito con la Legge Regionale 31 del 2008. (Interventi regionali in materia di sostegno alle vittime della criminalità e in materia di usura”).

“Punto 2. All’articolo 1 della predetta legge, tra le finalità e oggetto della stessa, sono altresì previste attività per “la diffusione della legalità, la formazione e la partecipazione alla vita civile di tutta la comunità regionale”.

“Punto 3. La Regione Calabria ha pertanto creato un apposito capitolo di bilancio con l’istituzione del fondo di cui all’articolo 4 della stessa legge, affidandone la gestione alla Fondazione Calabria Etica. Punto 4. La Fondazione Trame ha richiesto a tutti gli enti locali, Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio un finanziamento necessario per la realizzazione della quarta edizione di Trame e, rientrando il Festival nelle previsioni per il quale è stato istituito il Fondo Regionale di cui al punto 1, ha proceduto con la stipula del protocollo d’intesa con la Fondazione Calabria Etica”.

“Punto 5. Il contributo eventuale della Fondazione Calabria Etica sarà solo piccola parte del sostegno che privati cittadini e altri soggetti hanno voluto testimoniare attraverso la raccolta fondi che abbiamo avviato e continueremo anche nel corso del Festival.”

“Crediamo che questo sia il modo giusto affinché questo evento diventi sempre più patrimonio di tutta la città e di tutto quel popolo che si ribella alle mafie e ad ogni forma di illegalità. E questo è anche il modo giusto per preservarne l’autonomia, la stessa che correttamente il sindaco Gianni Speranza ci ha riconosciuta e che sarà mantenuta nei confronti della Fondazione Calabria Etica e di chiunque altro contribuirà al sostegno di questo o dei futuri festival”.

“Infatti fino a che la grave “malattia” di cui soffre la nostra Città non sarà definitivamente debellata, ci sarà sempre il bisogno di parlare di ‘ndrangheta nelle nostre piazze, e quindi la realizzazione di Trame sarà sempre il nostro primo obiettivo che perseguiremo con tutte le nostre forze. A chi la pensa come noi diamo appuntamento dal 18 al 22 giugno, sempre negli stessi palazzi e nelle stesse piazze, per una nuova edizione di Trame. Ancora più viva, bella e interessante. Anche a chi vorrebbe che questa esperienza, la più importante nella nostra Città, una delle più importanti in Calabria e l’unica del suo genere in Italia, si chiudesse definitivamente, diamo appuntamento al Festival. Chissà, forse alla vista delle decine e decine di magliette con la mano sul petto che colorano i giovani volontari, magari si innamorano. O si rassegnano”.