Fenailp Crotone: “Banche e Imprese separati in casa”
“Insieme a tutti i Dirigenti dell’Associazione in questi giorni abbiamo analizzato come se appartenessimo ad un altro Paese il Report alcuni report mensili dell’ ABI sui prestiti alle imprese e alle famiglie: che segnala un lieve recupero per la dinamica dei prestiti bancari, ma che nel contempo registra un record di sofferenze.
Nello specifico – si legge in una nota di Fenailp Crotone - tale report indica timidi segnali di ripresa sui finanziamenti per l’acquisto di abitazione e per i finanziamenti erogati alle piccole imprese. Tuttavia il rapporto segnala anche un nuovo record per le sofferenze: 162 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 160,4 miliardi dell’anno precedente per una crescita di +1,6 miliardi su gennaio e di circa 34,4 miliardi rispetto all’anno precedente. I nuovi prestiti erogati alle imprese di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 43% a in questi mesi 2014, contro il 39% del 2013 ed il 32% di fine 2011.
Possiamo affermare con sicurezza che solo il secondo dato di tale indagine pare fotografare la situazione reale che coniuga il rapporto oramai troppo logorato tra Banche e PMI della Provincia di Crotone, dove sono in forte crescita sofferenze e sofferenza, perché è noto a tutti che poco o nulla è migliorato nell’ambito delle erogazioni nel nostro territorio.
Ogni giorno la nostra base associativa quindi operatori economici, hanno come oggetto di attacco mediatico le banche, che si collocano da immemore tempo al primo posto in graduatoria, una posizione di tutto rispetto, della quale gli istituti farebbero volentieri a meno. Lo slogan “La crisi la paghino le banche”, echeggia ormai da diversi anni sia in Italia sia nel nostro territorio.
In tempi di crisi la mancanza di liquidità è un problema per tutti, lavoratori dipendenti, pensionati e imprenditori. I primi possono accedere ad un'ampia gamma di tipologie di prestito, dalla cessione del quinto ai prestiti Inpdap, mentre per le imprese le cose si complicano andando incontro a vere e proprie Odissee.
Odissee che rappresentano vere e proprie esperienze di vita quotidiana che potremmo definire come “tragicamente fantozziane”, che ci raccontano di tantissime piccole e medie imprese conosciute da anni dagli istituti che all’improvviso non danno più fiducia(citando un aforisma di Mark Twain “Un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere”) , di ore e ore di attese bibliche e svilenti per parlare con qualcuno, di quintali di documenti da produrre, di firme di garanti e contro garanti, di dover impegnare la casa dei genitori e persino la pensione del padre, di addetti agli sportelli che sembrano avere un mandato dominante: spiegare alla maggior parte di loro le ragioni per cui il credito non può essere concesso, revoche di fido immediate, riduzione castelletto e di anticipo ri.ba, di sospiri di sollievo per un assegno “che passa” e per un bancomat che ti fa prelevare. È vero che i finanziamenti contratti vanno onorati, ma è vero anche che le banche devono onorare queste persone che rischiano ogni giorno in prima persona non equiparandole solo a semplici numeri asettici.
Questa è la triste la realtà della maggior parte delle nostre imprese che oramai si è tramutato quasi in quotidianità, Fenailp Crotone sarà sempre al loro fianco mettendo a loro disposizione vari servizi del credito, ma tutto questo è poco se non verranno promosse politiche che incentivino le banche a sostenere l'economia reale e a conoscere direttamente le persone, i progetti e le imprese con cui hanno rapporti come avveniva in passato non a caso l’economia era più solida e il rapporto tra banche e imprese più collaborativo e non a caso le sofferenze sono l’indicatore di questo rapporto da ricostruire. Bisogna dire basta alla sola logica dei numeri e alle opportunità di investimenti finanziari remunerativi.”