Il Coordinamento “Bruno Arcuri” incontra il Ministro Lanzetta
Dopo la decisione del Governo Renzi di impugnare la legge regionale “Acqua Pubblica” del Lazio, diramammo un duro comunicato nei confronti del Ministro Maria Carmela Lanzetta, titolare del dicastero responsabile della deliberazione. Una cosa per noi consueta, visto che negli oltre sette anni di nostra attività, abbiamo puntato sempre l’indice contro politici, amministratori locali, manager, aziende, tutti coloro si siano resi colpevoli, a nostro modo di vedere, di mettere a rischio i percorsi di ripubblicizzazione dell’acqua. Quello che non è stato consueto in questi anni è che i bersagli dei nostri strali abbiano replicato alle nostre accuse: i pochi casi si contano sulle dita di una mano.
Per questo abbiamo apprezzato il Ministro Lanzetta, che ha voluto rispondere al nostro comunicato non solo attraverso l’ufficio stampa del Ministero, ma contattandoci direttamente per sostenere le ragioni di una scelta dettata, a suo parere, da motivazioni esclusivamente tecniche. Un gesto di certo non comune nel mondo della politica, sempre più lontana dalla gente e dalle piccole realtà territoriali. Questa sua disponibilità si è già concretizzata nei giorni scorsi a Lamezia, in un incontro informale quanto cordiale dove, nel ribadire le nostre rispettive posizioni in merito all’impugnativa, il Ministro ha convocato un tavolo di confronto a Roma, per affrontare la questione insieme ai tecnici del Ministero e del Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua Bene Comune. Un passaggio importante non solo per il futuro della legge di iniziativa popolare del Lazio, ma anche per la nostra proposta di legge sulla gestione pubblica e partecipata dell’acqua in attesa di discussione al Consiglio regionale calabrese e di altre proposte di legge analoghe che attendono di essere approvate.