Usura, Operazione Aspromonte: Gdf Ancona sequestra beni a pregiudicato calabrese

Reggio Calabria Cronaca

Il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona ha eseguito, tra le Marche e la Calabria, 6 perquisizioni domiciliari ed un decreto di sequestro preventivo cautelativo di 12 unità immobiliari e 4 società che sarebbero nella disponibilità di un 47 enne, noto pluripregiudicato locale ma di origine calabrese, che da oltre un decennio avrebbe commesso svariate condotte delittuose.

L’attività rientra nell’ambito del monitoraggio territoriale svolto dal GICO in relazione alla presenza, proprio nelle Marche di soggetti che sono ritenuti i terminali di strutturate organizzazioni criminali e che, spesso, avrebbero dimostrato una discrepanza tra i redditi leciti percepiti ed il patrimonio realmente accumulato.

In questo contesto è stato individuato un gruppo di soggetti calabresi, di stanza nel fanese, tra loro legati da vincoli di parentela o di territorio, e dedito ad una serie di azioni dirette a concedere prestiti a tassi usurai ad imprenditori pesaresi (con tassi oscillanti tra il 95% ed il 183%); alla realizzare di molteplici compravendite immobiliari infragruppo per movimentare, si presume, ingenti somme di denaro per diversi milioni di euro e per transazioni rivelatesi poi fittizie. Avrebbero inoltre acceduto al sistema bancario e finanziario per far transitare, nell’arco di due anni, oltre 54 milioni di euro di cui 2,5 milioni movimentati esclusivamente per contante. Il tutto, secondo gli investigatori, con la finalità di sottrarre, senza successo, il consistente patrimonio immobiliare a possibili aggressioni previste dalle leggi antimafia.

Complessivamente, nell’operazione denominata “Aspromonte” sono stati sottoposti a sequestro preventivo 6 appartamenti, 6 garage/cantine e 4 società che rappresenterebbero le “casseforti” di famiglia, dove sono confluiti ulteriori 19 immobili e terreni a loro riferibili; e sono stati denunciati alla Procura Distrettuale 13 soggetti. Il valore di mercato dei beni sequestrati e delle quote del capitale sociale delle persone giuridiche ammonta a diversi milioni di euro.

La misura cautelare reale è stata disposta dal Tribunale di Ancona mediante l’adozione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca (di cui all’art. 12 sexies della Legge 356/92) in presenza del reato di trasferimento fraudolento di valori e di usura in una contemporanea ed evidente sperequazione tra i redditi lecitamente dichiarati ed il patrimonio posseduto in capo agli indagati.

È una delle prime volte in cui nelle Marche vengono sequestrati beni immobili adottando la speciale legislazione antimafia basandosi quale presupposto del sequestro sul reato di trasferimento fraudolento di valori previsto dall’art. 12 quinquies del D.L. 306/92.