Castello di Crotone, Parentela (M5S) e gli attivisti del Meetup contro il progetto di ristrutturazione

Crotone Attualità

“Il Castello di Crotone è ancora oggetto di particolare attenzione per coloro che hanno a cuore la propria città e i luoghi che ne hanno segnato la storia”. Ad affermarlo sono gli attivisti del Meetup di Crotone che, dalle 19:00 di giovedì 24 luglio, sul lungomare Cristoforo Colombo di Crotone, allestiranno un banchetto per informare la cittadinanza sulle sorti del Castello.

Continua la nota degli attivisti di Crotone: “Ancora preme come la spada di Damocle, l’assurdo progetto di costruire un avveniristico edificio nel lato sud del monumento, tra la Torre Comandante e il Bastione Santa Maria, a 5 piani, alla cui sommità svettano alcuni alberi di acciaio”. Anche il portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Paolo Parentela, con il supporto degli attivisti del Meetup, continua ad interessarsi alla vicenda. Il lavoro del Meetup di Crotone e di Parentela vuole dare man forte alle iniziative delle associazioni culturali '7 soli' e 'gettini di vitalba', che si stanno battendo perché in città vengano realmente valorizzati i luoghi che conservano memoria storica, che possano costituire motivo di riscatto e, contemporaneamente, occasione di sviluppo, anche economico per gli abitanti.

“Il movimento 5 stelle – afferma Parentela - condivide e sostiene la battaglia intrapresa, come dimostrano la presentazione di un’interrogazione parlamentare e la richiesta di partecipare alla conferenza dei servizi del maggio scorso. Ci opponiamo alla scelta scellerata di impiegare fondi pubblici per la realizzazione di un nuovo Museo archeologico all’interno della fortezza». Il meetup di Crotone, insomma, vorrebbe che queste somme fossero tutte destinate ad un vero restauro del monumento, che lo renda accessibile ai visitatori e usufruibile dai cittadini, ma che soprattutto rispetti il patrimonio storico del Castello. «Per noi è inaccettabile – conclude la nota del Meetup di Crotone - che Comune e Soprintendenza facciano di tutto per evitare la partecipazione dei cittadini al confronto sul tema, negando il diritto alla trasparenza e mantenendo 'segreto' il progetto e l'iter di 'alterazione dei luoghi'”.