‘Ndrangheta: Dia, legami e contiguità con amministratori
Legami e contiguità di "amministratori e funzionari pubblici infedeli con cosche 'ndranghetiste radicate sul territorio calabrese sono state portate alla luce da alcune inchieste concluse nel semestre luglio-dicembre 2013". E' quanto riporta l'ultima relazione della Dia consegnata al Ministro dell'Interno che nel ripercorrere le operazioni scattate in Calabria si sofferma sull'operazione Plinius “che ha portato a misure cautelari nei confronti del sindaco e cinque assessori del Comune di Scalea (Cs) per presunti legami con il gruppo Valente-Stummo che fa riferimento alla più temibile cosca Muto di Cetraro".
Nel Catanzarese, invece, la Dia rimarca l'importanza di "altre attività investigative che hanno messo in chiaro rapporti tra esponenti delle istituzioni, professionisti e cosche mafiose, sia a Guardavalle, ove ha sede lo storico locale di 'ndrangheta che fa capo ai Gallace, sia a Lamezia Terme, dove nell'ambito dell'operazione Perseo sono emerse connivenze fra esponenti della cosca Giampà, esponenti politici locali ed un parlamentare indagato per scambio elettorale politico-mafioso. Il contesto descritto - conclude la Dia - si completa con l'arresto dell'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto (Kr), coinvolto nell'operazione Insula, in quanto (secondo gli inquirenti, ndr) - sarebbe stato sostenuto nelle consultazioni elettorali dalla cosca Arena poi ricambiata con provvedimenti a sostegno di un'azienda riferibile allo stesso clan".
Calano in Calabria nel semestre luglio-dicembre 2013 le denunce per 416 bis (associazione mafiosa) rispetto ai precedenti semestri. E' quanto evidenzia ancora la Dia nella. "Nel biennio 2012-2013 – si legge - le segnalazioni riferite invece al reato di associazione a delinquere semplice (416 c.p.) hanno fatto registrare il valore minimo e sono in progressivo calo dal primo semestre del 2012". Al contempo, però, si fa presente che "la pressione estorsiva esercitata sul territorio calabrese dai sodalizi criminali registra nell'ultimo semestre preso in esame il valore più basso del triennio 2011-2013". Si tratta "di un dato significativo anche se ancora parziale - spiega la Dia - e comunque lungi dall'essere rappresentativo della totalità del fenomeno, caratterizzato da aspetti sommersi d ben maggiori dimensioni".
I danneggiamenti denunciati in Calabria nel semestre luglio-dicembre 2013 sono stati invece 4.355, cifra analoga al semestre precedente, mentre gli incendi dolosi quale forma di danneggiamento si presentano in calo rispetto ai periodo precedenti con 507 casi "attestandosi sul valore più basso tra quelli registrati nell'ultimo triennio". Calano anche le segnalazioni in ordine al reato di riciclaggio, mentre gli omicidi consumati e tentati nella regione, sempre nel semestre preso in esame, sono stati rispettivamente 19 e 28, in calo rispetto ai semestri precedenti.