‘Ndrangheta, azienda esclusa dall’Expo perché vicina alla famiglia Mancuso
La Prefettura di Milano ha fatto scattare le misure interdittive antimafia per tre aziende impegnate nei lavori per l’Expo. Due si occupano di opere stradali, l’altra invece, ha vinto l’appalto per la realizzazione di un’infrastruttura esterna al sito di Rho – Pero. Struttura al cui interno si dovrebbe ospitare la centrale operativa per la gestione della sicurezza dell’Esposizione. Proprio quest’ultima azienda sarebbe «collusa con il clan Mancuso di Vibo Valentia». L'impresa, con sede in Lombardia, sarebbe gestita quasi interamente da calabresi.
Per il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, su indicazione del capo centro della Dia di Milano Alfonso Di Vito l’azienda finita nel mirino sarebbe collegata alla famiglia Mancuso di Limbadi. Un cognome finito in prima pagina con la conferma, ieri, dell’arresto di Pantaleone Mancuso, ritenuto uno dei boss della cosca vibonese.