‘Ndrangheta: uomini clan provavano le armi sui cani
Avrebbero provato le armi del clan sparando contro i cani di proprieta' dei rivali. È quanto svela l'inchiesta "Quadrifoglio" della Dda di Milano che martedì scorso ha portato a 13 arresti fra le fila del clan Galati di Mileto (Vibo Valentia), infiltrato in Lombardia e che avrebbe allungato i tentacoli anche sugli appalti dell'Expo di Milano.
Fra le contestazioni mosse al vibonese Antonio Denami, 28 anni, di San Costantino Calabro, nel Vibonese, arrestato nell'operazione, vi è infatti anche quella di essersi procurato un pistola e di averla provata sparando ai cani. In un'occasione, il cane preso di mira a colpi di pistola sarebbe stato presumibilmente quello di proprietà di un altro vibonese legato ad un clan rivale. Denami, secondo l'accusa, sarebbe stato l'esecutore materiale delle azioni delittuose ordinate dal clan Galati di Mileto, cosca legata al più potente clan Mancuso di Limbadi. (AGI)