‘Ndrangheta in Umbria, le reazioni
"Mi sento rassicurata dalle parole del procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, su un'Umbria forte di anticorpi che ci consentono di reagire ai tentativi di infiltrazione nella nostra regione da parte di grandi organizzazioni criminali". E' quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che esprime "il plauso alle forze dell'ordine, ai Ros dei Carabinieri, alla magistratura e alla Procura regionale e nazionale antimafia, per questa operazione che ha stroncato una pericolosissima azione criminosa che aveva già colpito alcuni settori della nostra economia, in particolar modo i settori dell'edilizia e della ristorazione".
"La presenza nella nostra regione, tra i nostri imprenditori e tra i cittadini, di forti anticorpi - rileva la presidente - la diffusa e convinta fiducia sia nei confronti delle forze dell'ordine che della magistratura, hanno consentito quel rapporto collaborativo indispensabile per far sì che una inchiesta di tale rilevanza ed ampiezza potesse colpire e smantellare un insidioso e pericoloso radicamento nei nostri territori di una organizzazione criminale come la a ndrangheta".
"Un tessuto economico e sociale sano, l'assenza di collusioni con le nostre pubbliche amministrazioni e con la politica - sottolinea -, dimostrano un'Umbria onesta che è capace di respingere infiltrazioni di grandi organizzazioni criminali. Occorre in ogni caso continuare a vigilare, e denunciare ogni fenomeno o comportamento anomalo, collaborare con le forze dell'ordine e con la magistratura, perchè - conclude la presidente Marini - soprattutto di fronte ad una crisi economica ancora forte restano sempre alti i rischi di infiltrazioni".
"L'importante operazione del Ros, coordinata dalla Dda di Perugia, che ha permesso di individuare e smantellare la rete 'ndranghetista presente nel tessuto economico umbro, conferma l'aggressività della 'ndrangheta e la sua capacità di radicarsi al di fuori dei territori d'origine come avevo sottolineato nel recente incontro a Perugia con la Commissione regionale antimafia". A sottolinearlo è Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia.
"La mole dei beni sequestrati, per un valore di 30 miliardi di euro - prosegue Bindi - e la varietà delle attività illegali e legali controllate dall'organizzazione da' la misura di quale condizionamento veniva esercitato dall'organizzazione. Siamo grati ai carabinieri del Ros e alla magistratura perugina per l'efficace opera di contrasto ma occorre essere consapevoli che il potere criminale delle mafie è una sfida a tutto il Paese. E' necessario rafforzare la nostra capacità di prevenire la corruzione e stroncare sul nascere il metodo mafioso - conclude la presidente della Commissione -. La legalità non è un optional ma una condizione essenziale della vita democratica e della coesione sociale. E l'Italia riparte davvero se sapremo fare argine ad una illegalità sempre più pervasiva e diffusa".
"Un plauso all'egregio lavoro investigativo dei carabinieri del Ros che, in collaborazione con la procura distrettuale antimafia di Perugia e la procura nazionale antimafia, questa mattina hanno stroncato un pericoloso tentativo di infiltrazione criminale nel nostro territorio". Così il presidente dell'Assemblea legislativa, Eros Brega.
"Un blitz - ha aggiunto Brega - che ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata che cerca di inserirsi nell'economia del nostro territorio per soffocarla e trarne profitto. Ancora una volta i carabinieri, grazie all'alta professionalità e alla conoscenza scrupolosa del territorio, hanno saputo cogliere i segnali di questa pericolosa presenza nel Perugino e a smantellare l'organizzazione.
Il blitz di oggi - conclude Brega - dimostra ancora una volta come una regione come l'Umbria non possa permettersi di abbassare la guardia e che la lotta per la difesa della legalità nel nostro territorio va perseguita a tutti i livelli senza sosta".
(AGI)