‘Ndrangheta: clan La Rosa, ricorso Dda contro assoluzioni
La Dda di Catanzaro ha depositato il ricorso in appello contro la sentenza con rito abbreviato con cui il gup distrettuale, Domenico Commodaro, il 7 aprile scorso, ha assolto due presunti componenti del clan La Rosa di Tropea, condannando altri sei imputati a pene complessive ammontanti a 29 anni e 6 mesi di reclusione a fronte dei 56 anni e 9 mesi di carcere chiesti dalla Procura.
In particolare, la Dda ha presentato ricorso contro le assoluzioni totali per Pasquale La Rosa, 49 anni, e Francesco La Rosa, 40 anni, per i quali l'accusa aveva chiesto 8 anni di carcere, ed anche le assoluzioni dall'accusa di associazione mafiosa nei confronti di Francesco La Rosa 43 anni, detto "U Bimbo", ritenuto uno dei capi del clan, e di Salvatore La Rosa, di 46 anni, ritenuto al vertice dell'omonimo clan nella zona della Marina di Tropea.
Appellate anche le assoluzioni dall'aggravante del metodo mafioso, in ordine a singoli reati, di Antonio La Rosa, 52 anni, ritenuto capo del clan, Saverio Bardo, di 26 anni, Gerardo Piccolo, 42 anni, e Giusy Costa, 37 anni.
Gli imputati, per i quali dovrà ora essere fissato un processo dinanzi alla Corte d'Appello di Catanzaro, sono tutti di Tropea. Associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto illegale di armi i reati, a vario titolo, contestati nell'ambito dell'operazione antimafia "Peter Pan" scattata il 19 dicembre 2012. (AGI)