Diritto di replica. Mancuso, Cassazione annulla arresto e rimanda al Tdl
Pantaleone Mancuso, 53 anni, detto "l'Ingegnere" e ritenuto il presunto boss di Limbadi, arrestato nell'agosto del 2013 al confine con il Brasile dopo oltre quattro mesi di latitanza, è attinto da un ordine di custodia cautelare in carcere per duplice tentato omicidio, provvedimento custodiale posto al vaglio dei giudici della suprema Corte di Cassazione dal difensore dell'indagato, l’avvocato Francesco Sabatino che ha ricorso contro la decisone dei Tribunale delle libertà di Catanzaro.
Il 19 gennaio la Corte (prima Sezione Penale), partecipata dall'avvocato Giovanni Arico del foro di Roma come difensore rappresentante di Mancuso, ne ha chiesto l’annullamento senza rinvio (l’avvocato Aricó ne aveva richiesto l’annullamento senza rinvio, sub annullamento con rinvio).
La Cassazione ha dunque annullato l'ordinanza custodiale nei suoi confronti disponendo un nuovo esame al Tdl di Catanzaro. L'indagato non è attualmente attinto da altre misure restrittive che ne limitano la libertà personale.
Questo quanto intende puntualizzare la famiglia Mancuso attraverso una mail inviata alla nostra redazione allo scopo, affermano sempre i suoi congiunti "di informare a titolo di cronaca, in modo tale che i lettori possano conoscere l'esito dei procedimenti ed anche al fine della tutela dei diritti della persona sottoposta ad indagine e per la quale gli organi giudiziari stanno procedendo”.