‘Ndrangheta: torna libero il presunto boss Diego Mancuso
Il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza di arresto e la misura dell'obbligo di dimora per Diego Mancuso, 62 anni, ritenuto uno dei boss dell’omonimo clan di ‘ndrangheta di Limbadi, nel vibonese. Mancuso era stato arrestato il 18 gennaio scorso per violazione della sorveglianza speciale, arresto convalidato il giorno dopo dal tribunale di Vibo che ne aveva disposto i domiciliari e, contemporaneamente, lo aveva scarcerato disponendone il solo obbligo di dimora nel comune di residenza.
Il presunto boss era tornato libero ad ottobre dopo aver scontato - al termine dei processi "Dinasty" e "Batteria" - una pena di 11 anni di carcere per associazione mafiosa e truffa. Sul 62enne pendono però altri due processi: Genesi, nel quale è stato condannato, in primo grado, a 6 anni per associazione mafiosa e di cui si deve ancora fissare l’appello, e Impeto dove gli viene contestata l’estorsione e l’usura.
Su Mancuso, dunque, rimane ora solo la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Contro l'obbligo di dimora e la convalida dell'arresto ha proposto ricorso il suo difensore, l'avvocato Francesco Sabatino.