‘Ndrangheta: non violò sorveglianza, assolto Luigi Mancuso
Assolto perché "il fatto non sussiste" il boss della 'ndrangheta, Luigi Mancuso, 60 anni, ritenuto al vertice dell'omonimo clan di Limbadi, nel Vibonese, e fra i capi storici ed indiscussi dell'intera organizzazione criminale calabrese.
Luigi Mancuso era accusato di aver violato nel dicembre 2012 la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, alla quale è sottoposto, intrattenendosi a parlare con un soggetto gravato da precedenti penali. Difeso dagli avvocati Aldo Ferraro e Francesco Sabatino, il Tribunale di Vibo Valentia ha però assolto il boss - scarcerato nel luglio 2012 dopo 19 anni di reclusione per condanne definitive - ritenendo l'interlocutore di Mancuso gravato solo da un lontano precedente per molestie telefoniche.
La procura di Vibo Valentia aveva invece chiesto per l'imputato una condanna ad un anno ed 8 mesi di carcere. Luigi Mancuso da oltre un anno è tuttavia irreperibile, pur non essendo allo stato raggiunto da alcun provvedimento giudiziario. Condannato nei processi nati dalle operazioni "Tirreno" (Dda di Reggio Calabria) e "Count down" (Dda di Milano) per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, Mancuso è stato detenuto dal 3 giugno 1993 per ben 19 anni. (AGI)