Processo “Black Money”, chiesta conferma condanne
Entra nel vivo il processo d'appello scaturito dall'indagine "Black Money" contro i presunti affiliati al clan Mancuso di Limbadi. Oggi il sostituto procuratore generale Carlo Alessandro Modestino, al termine della sua requisitoria, ha chiesto alla Corte di confermare le 15 condanne inflitte in primo grado e di riformulare le 6 assoluzioni concesse dal gup condannando gli imputati alle pene che erano state richieste dal pm Marisa Manzini.
Sempre durante l'udienza di questa mattina sono stati acquisiti agli atti i verbali delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia vibonese Raffaele Moscato. L'udienza riprenderà il prossimo 18 dicembre con gli interventi degli avvocati difensori. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di essere affiliati o contigui alla cosca Mancuso e devono rispondere di associazione mafiosa, estorsione, usura, detenzione abusiva di armi e riciclaggio, reati aggravati dalle modalità mafiose. In primo grado il gup di Catanzaro Maria Rosaria De Girolamo ha inflitto complessivamente, 69 anni e 6 mesi di reclusione rispetto agli 86 anni ed 8 mesi che erano stati chiesti dal pm Marisa Manzini. (AGI)