Dia di Catanzaro sequestra beni per 700 mila euro
La Direzione investigativa Antimafia di Catanzaro ha sequestrato proprietà immobiliari, auto e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 700mila euro riconducibili a Domenico Campisi, trucidato a colpi di lupara all'età di 44 anni il 17 giugno scorso nelle campagne di Nicotera. Sul conto di Campisi, il Tribunale della Prevenzione ha osservato che "è stato considerato un elemento vicino alla nota consorteria dei Mancuso di Limbadi (VV). È stato coinvolto nelle operazioni di polizia Timpano (2001), Nasca (2001) e Decollo (2004)". Nel corpo delle ordinanze di custodia cautelare, si legge in una nota della Dia, si descrive un contesto criminale secondo cui Campisi agiva per conto della cosca “Mancuso” di Limbadi, nell'ambito del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
La Dia di Catanzaro ha eseguito accertamenti che hanno riguardato, tra il 1993 e il 2009, tutti i cespiti riconducibili a Campisi per documentare la netta sproporzione tra il patrimonio reale e quanto dichiarato ai fini delle imposte o all'attività economia esercitata. Al riguardo il Collegio della Prevenzione ha precisato che "gli esiti degli accertamenti effettuati, nonché le pregresse vicende penali che hanno riguardato (e ancora riguardano) Campisi, rapportate ai redditi dichiarati e alle attività economiche esercitate rappresentano sufficienti indizi per ritenere che gli investimenti realizzati tramite la moglie o altri soggetti, possano essere il frutto di illecita accumulazione patrimoniale o ne costituiscano il reimpiego".