Omicidio Critelli: imputati chiedono rito abbreviato
Silvano Passalacqua e Davide Veneziano, imputati per omicidio volontario pluriaggravato e rapina aggravata ai danni di Antonia Critelli, hanno chiesto oggi il giudizio abbreviato durante l'udienza preliminare davanti al giudice che ha ammesso i due, entrambi di Catanzaro e rispettivamente di 46 e 26 anni, al rito alternativo condizionato all'acquisizione di una consulenza tecnica di parte. La richiesta è stata avanzata dai loro difensori, Piero Chiodo e Stefano Nimpo, ed a cui il pm Andrea Mancuso, ha risposto chiedendo di poter produrre prova contraria. Il giudizio è stato rinviato al 25 maggio. In aula erano presenti i figli della vittima, fra i quali il presidente della Confcommercio, Pietro Tassone, e che si sono costituiti parte civile.
Antonia Critelli fu uccisa nella sua casa di Pontepiccolo, Catanzaro, nella notte fra il 22 e 23 marzo 2009. Secondo la ricostruzione degli inquirenti due persone entrarono nella sua abitazione nottetempo attraverso un impalcatura e la rapinarono. Sempre dalle indagini emerse che pochi mesi prima, alcuni parenti ed affini dei due presunti ladri avevano già rubato in quel palazzo. La donna fu legata con del nastro adesivo e dopo diverse aggressioni e molestie, soffocò a seguito della pressione sul viso di un cuscino.
Il 4 aprile del 2014, dopo le indagini svolte dalla Polizia, la Procura procedette al fermo di Passalacqua convalidato dal Gip che emise l'ordinanza di custodia in carcere per lui e per Veneziano, quest’ultimo all'epoca già detenuto per un diverso procedimento. Ad incastrare i presunti responsabili, secondo gli investigatori fu un pezzo del guanto in lattice usato da uno dei malviventi e dal quale fu estratto del Dna poi identificato con quello di uno degli imputati.