Tallini a giudizio per abuso d’ufficio, prosciolto da altra accusa
Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio l'ex assessore regionale al Personale della Calabria, Domenico Tallini, indagato dalla Procura della Repubblica del capoluogo per l'ipotesi di abuso d'ufficio in relazione ad una delibera di Giunta per il trattenimento in servizio di due dirigenti regionali.
Il processo a carico di Tallini avrà inizio il 23 luglio davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro, dove l'assessore sarà difeso dagli avvocati Enzo Ioppoli e Francesco Scalzi, e dovrà rispondere di una sola delle due imputazioni di abuso contestategli, poiché il gup, Assunta Maiore, lo ha contestualmente prosciolto da un secondo capo della medesima accusa.
Dell'inchiesta in questione fu proprio Tallini a dare notizia, lo scorso 16 aprile, diramando una nota stampa con la quale annunciava di aver "ricevuto un'informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta del pm Gerardo Dominianni, in ordine ai reati ipotizzati di abuso d'ufficio". A far scattare l'indagine in questione sarebbe stato l'esposto di una sigla sindacale che avrebbe segnalato alla Procura due dirigenti esterni con contratto di 12 mesi i quali, alla scadenza, avrebbero chiesto la proroga. La proroga fu poi concessa, ma secondo il sindacato ciò non sarebbe dovuto accadere in quanto i contratti originari sarebbero stati nulli, poiché i dirigenti sarebbero stati assunti in violazione del termine non minore di tre anni fissato dalle norme in materia.
Sull'intera vicenda lo stesso assessore fu poi sentito dagli inquirenti, il 16 maggio scorso, e negò categoricamente ogni responsabilità rispondendo lungamente al relativo interrogatorio. A questo punto sarà il tribunale collegiale a stabilire se l'accusa a carico di Tallini sia fondata, al termine del dibattimento.
La decisione del Gip riconosce pienamente la legittimità e la correttezza del mio operato come assessore regionale al personale. Non posso che esprimere soddisfazione per il chiaro e netto proscioglimento dal capo di imputazione principale, secondo il quale avrei fatto adottare alla Giunta regionale una deliberazione illegittima allo scopo di favorire la prosecuzione dell'incarico contro legge a due dirigenti di settore esterni alla Regione". Lo afferma Domenico Tallini, ex assessore regionale oggi consigliere regionale del Gruppo misto. "Era questo - aggiunge - il nodo centrale del procedimento. Il giudice ha stabilito, nella sua imparzialità, che il sottoscritto non ha proposto atti illegittimi.
Non ho dubbi che nel processo che si celebrerà il prossimo 23 luglio i miei impareggiabili legali, avvocati Francesco Scalzi ed Enzo Ioppoli, riusciranno a dimostrare che anche per quanto riguarda l'altro capo di imputazione, strettamente legato al primo, il mio comportamento è stato corretto e lineare. Se la deliberazione di prosecuzione degli incarichi era legittima, come ha riconosciuto il Gip - conclude Tallini - non avrebbe avuto senso proporre la revoca in autotutela dello stesso atto. Resto in serena attesa del dibattimento di luglio, confermando la mia piena e totale fiducia nell'operato della magistratura". (AGI)