Multopoli, Abramo si difende: “Ho agito alla luce del sole”
Si sente sereno il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. E ribadisce di aver “operato sempre in modo trasparente”. È questo il commento a caldo a seguito del rinvio a giudizio per l’inchiesta Multopoli, avviata sui presunti illeciti legati all'annullamento di contravvenzioni per violazioni del Codice della strada.
Il primo cittadino continua a “ritenere ingiusto che le auto di alcuni tifosi, che non costituivano alcun intralcio alla circolazione, siano state multate, mentre era prassi consolidata, da decenni, consentire la sosta lungo viale Pio X in occasione delle partite di calcio”.
Ha quindi detto di essere sicuro che “in sede di giudizio sarà affermata la trasparenza” del sindaco e di quanto avrebbe fatto “alla luce del sole, con lettere ufficiali inviate al Comando della Polizia Locale e agli stessi destinatari delle multe, molti dei quali non risiedono neanche a Catanzaro e che quindi non avrebbero potuto nemmeno votarmi.
“Ho ritenuto quelle multe una vera e propria ingiustizia verso gente che arriva a Catanzaro dalla provincia per sostenere la squadra di calcio - conclude Abramo - e che si trova a dover pagare oltre al biglietto anche sanzioni amministrative”.