Regione: dirigente “illegittimo”, sequestrati beni a Zoccali. Indagati Scopelliti e Giunte reggine
Nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catanzaro sono stati posti sotto sequestro beni del valore di circa 900 mila euro a Franco Zoccali, dirigente generale della Presidenza della Regione Calabria. La Procura, nell’ambito della stessa inchiesta, avrebbe indagato, oltre allo stesso dirigente, anche l’ex presidente della Regione ed ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, l’assessore al personale Domenico Tallini ed i componenti delle Giunte comunali di Reggio in carica nel 2002 e nel 2007, tra cui due senatori del Ncd, Giovanni Bilardi e Antonio Caridi e due consiglieri regionali attualmente in carica, Candeloro Imbalzano e Clotilde Minasi.
Secondo l’inchiesta Zoccali sarebbe stato nominato direttore generale della Regione in modo illegittimo in quanto privo dei requisiti necessari, non avendo - secondo gli inquirenti - una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica richiesta invece per il ruolo. Tra i requisiti era richiesto anche lo svolgimento quinquennale di funzioni dirigenziali per i quali Zoccali avrebbe indicato l'incarico al Comune di Reggio Calabria, durante il periodo in cui era sindaco Scopelliti, di dirigente e coordinatore dell’ufficio per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo e di responsabile dello staff del primo cittadino; incarichi che la Procura ritiene che escludano funzioni dirigenziali.
Da qui il coinvolgimento dei componenti della giunta comunale della città dello Stretto di quel periodo. Le accuse nei confronti degli indagati vanno a vario titolo dall’abuso d’ufficio, alla truffa e falsità ideologica in atto pubblico.