Cessione Infocontact alla Abramo, Rsu Slc Cgil: “Ci siamo salvati soli”
“Lo scorso 11 Maggio, al termine di una lunga e faticosa trattativa, si è raggiunto l'accordo tra organizzazioni sindacali, Abramo Cc e Infocontact in AS per la cessione del ramo di azienda di Lamezia Terme. Una trattativa complessa, partita al MISE come una delle più grandi crisi italiane, ma ben presto messi alla porta da un governo che ci ha abbandonato. Il destino di 1800 lavoratori calabresi lasciato al buon senso delle parti sociali, che in assenza di alcun sostegno hanno dovuto barcamenarsi per risolvere una crisi di una azienda in un settore privo di regole.” È quanto si legge in una nota di Alberto Ligato, Annalisa Stella e Marilena Stella – RSU SLC CGIL “Ei fu Infocontact”.
“Una risoluzione che comporterà sacrifici per tutti, - prosegue la nota - finalizzato solo ed esclusivamente al mantenimento di oltre un migliaio di posti di lavoro in una terra, la Calabria, già devastata da una disoccupazione dilagante.
L'accordo sottoscritto a Lamezia, mette in sicurezza l'occupazione di oltre 600 dipendenti e circa 400 collaboratori, e lascia le porte aperte alla speranza. La speranza che le regole da noi invocate per il settore portino nel tempo al ripristino delle condizioni precedenti. La speranza, nel corso dei prossimi anni, che i sacrifici imposti oggi, favoriscano un consolidamento aziendale tale da ripagare questo sacrificio.
Al 31 Maggio terminerà la nostra esperienza lavorativa in Infocontact, a causa di una scellerata gestione aziendale che negli anni ha portato ad un buco di oltre 60 milioni di euro. Una gestione fallimentare che si è conclusa con una amministrazione straordinaria, dopo sacrifici derivanti anche, tra gli altri, dall'esser condannati ad ammortizzatori sociali senza alcuna copertura economica lato governativo. Alla perdita di salario per circa un anno e mezzo, ed ad un credito maturato che recupereremo solo al termine della procedura fallimentare, i lavoratori hanno dovuto aggiungere una decurtazione delle orario, per potersi garantire una possibilità per il futuro.
Un governo che non solo si è defilato dalla trattativa, ma anche negato misure di sostegno al reddito per poter permettere il mantenimento orario in questo periodo di crisi. Dell’esubero strutturale causato da una pessima gestione aziendale, che negli anni ha maturato debiti e perso importanti flussi di lavoro, se ne son dovuti far carico i lavoratori. Questo è il prezzo che pagheranno i lavoratori per conservare il proprio posto di lavoro.
Grazie alla professionalità ed alle competenze maturate negli anni, siamo stati oggetto di acquisizione delle aziende più importanti del settore, tra cui Abramo CC, che a partire dal 1 giugno rileverà le uniche cose buone di questa società: le attività ed i lavoratori. Lavoratori che hanno dimostrato grande professionalità e competenza negli anni, ma soprattutto serietà e senso di responsabilità in tutto questo periodo di crisi. Lavoratori pronti a rimettersi in gioco e dimostrare le proprie capacità a partire dal 1 giugno – conclude la nota - in questa "vecchia" esperienza lavorativa con una "nuova" compagine societaria.
Nell’attesa di superare, e dimenticare nel tempo, le frustrazioni, le preoccupazioni, le ansie che questi ultimi due anni ci hanno riservato, buon lavoro ed in bocca al lupo a noi tutti per il nostro futuro.”